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Vertenze 03 Feb 2015

“Comportamento antisindacale di azienda e direttore”. L’Asr denuncia la vicenda del quotidiano di Latina 

L’Associazione Stampa Romana ha dato mandato ai propri legali di attivare la procedura per comportamento antisindacale nei confronti della Qap e di Michele Cervo, casa editrice e direttore de Il Quotidiano di Latina.

L’Associazione Stampa Romana ha dato mandato ai propri legali di attivare la procedura per comportamento antisindacale nei confronti della Qap e di Michele Cervo, casa editrice e direttore de Il Quotidiano di Latina.

L’Associazione Stampa Romana ha dato mandato ai propri legali di attivare la procedura per comportamento antisindacale nei confronti della Qap e di Michele Cervo, casa editrice e direttore de Il Quotidiano di Latina. Nella giornata di ieri, nonostante lo sciopero a cui hanno aderito tutti giornalisti e tutto il personale poligrafico della testata, il direttore e l’azienda hanno confezionato un numero a 16 pagine del quotidiano utilizzando personale non dipendente della Qap e firmando persino alcuni pezzi col nome di colleghi che erano in sciopero.
“Si tratta di un atto gravissimo - dichiara il segretario Asr Paolo Butturini - attuato a fronte della giusta protesta dei lavoratori per la mancata corresponsione delle retribuzioni di dicembre, della 13° mensilità e della redazionale dello scorso anno. L’opaco assetto proprietario de Il Quotidiano di Latina (erede della sciagurata vicenda che coinvolse Latina Oggi e Ciociaria Oggi) , ha portato anche alle dimissioni dello storico direttore Alessandro Panigutti. Tutto ciò  è frutto di una situazione dell’editoria in quella parte della Regione che si trascina da un fallimento a una momentanea rinascita per finire in un'altra chiusura e che vede imprenditori locali improvvisarsi editori senza piani industriali, piani editoriali e senza strategie di marketing. I risultati sono la continua perdita di posti di lavoro, la penalizzazione delle professionalità e le limitazioni al pluralismo in una zona che per le note penetrazioni della malavita organizzata, avrebbe bisogno di un’informazione libera e autorevole”.

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