Il Comitato di redazione del Corriere della Sera ha ricevuto oggi dall'assemblea dei giornalisti il mandato per sei giorni di sciopero in "difesa dell'autonomia del giornale e dei suoi redattori", giudicata un "valore non negoziabile".
MILANO, 23 marzo (Reuters) - L'assemblea all'unanimità, spiega una nota, ha delegato al comitato di redazione di scrivere al Patto di Sindacato degli azionisti di Rcs per denunciare che "il loro silenzio di fronte alla continua rincorsa di voci sui nomi dei possibili nuovi direttori del Corriere della Sera sta creando grave danno all'immagine e all'autorevolezza del giornale". L'assemblea ha ribadito "che il Corriere e la sua direzione non possono esse re considerati e trattati come merce di scambio tra poteri economici e palazzi della politica, di qualunque par te essi siano espressione". Il cdr scriverà anche all'amministratore delegato "annunciando che su ogni t avolo di trattativa con l'azienda, già aperto o da aprire nei prossimi giorni, saranno chieste precise e rigorose garanzie sugli organici" "L'assemblea ribadisce che l'autonomia del Corriere della Sera è un valore n on negoziabile che negli anni ha garantito l'autorevolezza del nostro giornale e che il rapporto fiduciario con i lettori è basato esclusivamente sulla certezza di una informazione autonoma, pluralista e indipen dente", conclude la nota. ''Autorevolezza, qualita' e indipendenza'' delle testate di Rcs MediaGroup, ''a partire dal Corriere della Sera'' sono un ''patrimonio prezioso'' con cui affrontare il futuro. Lo ha detto il presidente del gruppo editoriale, Piergaetano Marchetti, interpellato dall'Ansa sulle numerose voci relative al Corriere della Sera. ''Non sono solito commentare le piu' disparate voci e opinioni che ogni giorno si susseguono - ha detto -. Rcs ha i suoi organi, oggi fortemente impegnati a fronteggiare una situazione congiunturale gravissima. Bisogna ricercare ogni efficienza e miglioramento basandosi sempre sul grande patrimonio di autorevolezza, qualita' e indipendenza delle proprie testate, a partire dal Corriere della Sera, e delle proprie case editrici. Un patrimonio, questo, prezioso ed essenziale anche per l'affermazione dei nuovi media con cui affrontiamo il futuro''. (ANSA).