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Contratti 13 Nov 2006

L’assemblea dei redattori della Nuova Sardegna ha aderito all’unanimità alla proposta della giunta della Fnsi di proclamare sei giornate di sciopero da attuare senza preavviso

L’assemblea dei redattori della Nuova Sardegna ha aderito all’unanimità alla proposta della giunta della Fnsi di proclamare sei giornate di sciopero da attuare, senza preavviso, durante il prossimo mese di dicembre. I redattori della Nuova Sardegna, confidando nella ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto, fanno propria la linea espressa dal presidente nazionale della Federazione nazionale della Stampa, Franco Siddi, durante l’assemblea svoltasi la settimana scorsa.

L’assemblea dei redattori della Nuova Sardegna ha aderito all’unanimità alla proposta della giunta della Fnsi di proclamare sei giornate di sciopero da attuare, senza preavviso, durante il prossimo mese di dicembre. I redattori della Nuova Sardegna, confidando nella ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto, fanno propria la linea espressa dal presidente nazionale della Federazione nazionale della Stampa, Franco Siddi, durante l’assemblea svoltasi la settimana scorsa.

I redattori della Nuova condividono l’analisi della grave situazione della informazione nel Paese. La chiusura totale degli editori a qualsiasi forma di trattativa prelude infatti a un tentativo di destrutturare un sistema di regole che garantiscono l’autonomia della informazione e il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati. I giornalisti della Nuova ritengono che uno degli elementi prioritari di discussione con le imprese editoriali sia quello di risolvere in modo chiaro e netto l’intollerabile utilizzo del precariato nel sistema informativo estendendo i diritti contrattuali ai colleghi più deboli e meno garantiti. L’assemblea dei redattori ha inoltre deciso di affidare alla giunta della Federazione nazionale della Stampa un ulteriore pacchetto di sei giorni di sciopero da gestire, come e quando riterrà opportuno, se gli editori dovessero insistere nella loro posizione di chiusura al dialogo. L’assemblea dei redattori della Nuova Sardegna

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