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Vertenze 22 Set 2010

L'assemblea de "l'Unità": "L'annunciata sospensione delle edizioni della Toscana e dell'Emilia-Romagna rappresenta un ricatto inaccettabile. Così l'editore mette a rischio il futuro del giornale. Stupisce e sorprende il silenzio del direttor

L'Assemblea delle redattrici e dei redattori de l'Unità, riunitasi alla presenza del segretario generale aggiunto della Fnsi, Giovanni Rossi, e del segretario dell'Associazione stampa romana, Paolo Butturini, giudica "irricevibile" la lettera con la quale l'azienda annuncia la sospensione delle pubblicazioni delle edizioni della Toscana e dell'Emilia Romagna a partire dal prossimo 15 ottobre. E' quanto si legge nel comunicato approvato dai redattori de "l'Unità"

L'Assemblea delle redattrici e dei redattori de l'Unità, riunitasi alla presenza del segretario generale aggiunto della Fnsi, Giovanni Rossi, e del segretario dell'Associazione stampa romana, Paolo Butturini, giudica "irricevibile" la lettera con la quale l'azienda annuncia la sospensione delle pubblicazioni delle edizioni della Toscana e dell'Emilia Romagna a partire dal prossimo 15 ottobre. E' quanto si legge nel comunicato approvato dai redattori de "l'Unità"

"Ci troviamo di fronte ad una decisione grave e unilaterale - prosegue il comunicato - che mette a rischio altri 11 posti di lavoro in una redazione che ha già sostenuto per intero la propria parte di sacrifici con l'uscita forzosa di una cinquantina di colleghi e il ricorso alla Cigs a rotazione. I ricatti sono inaccettabili. Si ritiri quella decisione e si affronti con senso di responsabilità il confronto con il comitato di redazione e i fiduciari di Bologna e Firenze. E’ l’unica strada per garantire un futuro a l’Unità. Le rinnovate manifestazioni di solidarietà espresse in questi giorni dai lettori e da molti esponenti del mondo politico, istituzionale, economico e sindacale chiamano l'editore, Renato Soru, a verificare fino in fondo le disponibilità sin qui manifestate per mantenere in vita le edizioni locali del giornale e per non procedere sulla strada di tagli insensati che metterebbero a rischio la vita stessa della testata. L’editore faccia chiarezza sulle sue intenzioni dato che, mentre viene annunciata la chiusura delle redazioni della Toscana e dell'Emilia Romagna - aree di storico radicamento e maggiore diffusione del quotidiano - diventano sempre più insistenti e senza formale smentita le notizie di nuove iniziative editoriali in Sardegna che vedrebbero interessato lo stesso Renato Soru. L'Unità va salvata e rilanciata. Per questo serve un gioco di squadra. La redazione, compatta, farà la propria parte e chiede al direttore di far sentire la propria voce. Stupisce e sorprende, ancora oggi, il silenzio di Concita De Gregorio a fronte della ipotizzata chiusura delle redazioni locali. Se non è d'accordo con le scelte dell'editore lo dica forte e chiaro. Tacere è segno di sostanziale assenso verso un progetto che tra l’altro, condanna progressivamente il giornale ad un futuro di marginalità, che contraddice la sua storia e la sua giusta ambizione ad avere una funzione nel futuro. Siamo convinti, al contrario, che l’Unità abbia un ruolo importante da giocare nel panorama dell'informazione democratica e una funzione decisiva per il dibattito politico, culturale, economico e sindacale del Paese. Alla crisi delle vendite si può e si deve reagire ripensando complessivamente ruolo e progetto del giornale. L'Assemblea delle redazioni di Roma, Firenze, Bologna e Milano approva all'unanimità la proposta del Cdr di promuovere iniziative pubbliche sul ruolo e sul futuro de l’Unità da tenere a Bologna, Firenze e in Sardegna, regione dove è nato il fondatore del quotidiano, Antonio Gramsci. E di organizzare nelle prossime settimane a Roma d’intesa con Fnsi e associazioni territoriali di categoria una manifestazione nazionale per rilanciare il giornale. Conferma inoltre lo stato di agitazione e consegna al Comitato di redazione un pacchetto di ulteriori cinque giorni di sciopero".

@fnsisocial

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