CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Cronaca 31 Gen 2010

L'assemblea congressuale dei giornalisti veneti chiede ai consiglieri regionali e ai parlamentari della regione di difendere il diritto dei colleghi de "Il Gazzettino" a manifestare liberamente il pensiero all'interno del quotidiano

.Ordine del giorno-lettera aperta ai Consiglieri regionali e Parlamentari veneti in difesa della manifestazione di pensiero e di espressione di opinione all’interno delle aziende editoriali. Il caso Gazzettin "L’Assemblea regionale del Sindacato giornalisti del Veneto, riunita a Padova oggi 31 gennaio 2010, esprime profonda preoccupazione per quanto sta accadendo al Gazzettino, dove l’azienda ha messo sotto accusa l’intera redazione di Mestre per aver diffuso una mail interna ai giornalisti e ai colleghi delle altre strutture, con la quale dopo aver appreso che l’azienda aveva deciso di non rinnovare il contratto con Union Press,si ringraziavano i colleghi fotoreporter dell’agenzia per la collaborazione protrattasi quotidianamente per quasi vent’anni.

.Ordine del giorno-lettera aperta ai Consiglieri regionali e Parlamentari veneti in difesa della manifestazione di pensiero e di espressione di opinione all’interno delle aziende editoriali. Il caso Gazzettin "L’Assemblea regionale del Sindacato giornalisti del Veneto, riunita a Padova oggi 31 gennaio 2010, esprime profonda preoccupazione per quanto sta accadendo al Gazzettino, dove l’azienda ha messo sotto accusa l’intera redazione di Mestre per aver diffuso una mail interna ai giornalisti e ai colleghi delle altre strutture, con la quale dopo aver appreso che l’azienda aveva deciso di non rinnovare il contratto con Union Press,si ringraziavano i colleghi fotoreporter dell’agenzia per la collaborazione protrattasi quotidianamente per quasi vent’anni.

Tale mail, firmata “redazione di Mestre”, è stata definita “anonima” dalla stessa azienda anche dopo chiarimenti chiesti e ottenuti via mail, facendo culminare l’approccio inquisitorio in una inaccettabile contestazione disciplinare indirizzata a una giornalista per il solo fatto di aver schiacciato il tasto invio dal suo computer utilizzando l’account di posta redazionale “mestrecronaca@gazzettino.it al solo scopo di rafforzare l’identità e la paternità collettiva dell’iniziativa. L’azienda imputa alla giornalista e quindi a tutta la redazione di aver violato i principi di lealtà, correttezza e buona fede e di aver diffuso un clima di sfiducia e di contrapposizione. L’Assemblea, al pari di quanto dichiarato dalla Fnsi, dal Sindacato giornalisti del Veneto e dal Comitato di redazione de Il Gazzettino, respinge quello che appare il tentativo strumentale e intimidatorio dell’azienda di impedire e limitare all’interno del quotidiano la libera manifestazione di pensiero e l’altrettanto libera espressione di opinione, diritti costituzionalmente garantiti,ed esorta la direzione del personale a interrompere l’azione disciplinare avviata nei confronti della giornalista della redazione di Mestre, abbandonando atteggiamenti provocatori che certo non aiutano a costruire un necessario confronto dialettico costruttivo.  

@fnsisocial

Articoli correlati