«La mobilitazione dei giornalisti della Stampa merita pieno sostegno. Sono condivisibili la preoccupazione e le perplessità espresse a più riprese dall'assemblea e dal Comitato di redazione sui tempi e sulle modalità di attuazione del nuovo piano digitale». Lo afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.
«L'innovazione – aggiunge – è un passaggio ineludibile per il settore dell'editoria, che in Italia è rimasto indietro rispetto ad altri Paesi e per lo più ancorato ad una visione che non va oltre tagli drastici agli organici, contenimento del costo del lavoro e aumento della precarietà. Il tutto a discapito della tanto sbandierata qualità, che richiede invece investimenti, buona occupazione e strategie di sviluppo di medio e lungo periodo. Nel caso della Stampa, l'annunciata volontà di procedere ad investimenti rilevanti nel settore digitale può segnare l'inizio di una svolta. Nessuno, però, può pensare di imporre il cambiamento dall'alto. I nuovi modelli per produrre e veicolare informazione su tutte le piattaforme richiedono concertazione e regole condivise per avere il pieno controllo dei processi e valorizzare tutte le professionalità».
Per questo, conclude il segretario della Fnsi, «va sostenuto e rilanciato l'appello del Comitato di redazione della Stampa di fermare le fughe in avanti e di avviare un confronto serrato e senza pregiudiziali con azienda e direttore sui futuri assetti organizzativi e le implicazioni del nuovo piano di innovazione digitale. Il sindacato dei giornalisti italiani ribadisce la propria disponibilità ad assistere il Cdr in ogni fase di una trattativa che, per contenuti ed elementi di innovazione, rappresenta un passaggio fondamentale anche nella prospettiva della riscrittura e del rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico».
PER APPROFONDIRE
Di seguito il comunicato del Cdr della Stampa e la nota di solidarietà ai colleghi del Comitato di redazione del Corriere della Sera
Il Cdr de La Stampa: «Sconcerto e preoccupazione nei confronti del direttore Maurizio Molinari»
Il Comitato di redazione de La Stampa esprime sconcerto e preoccupazione nei confronti del direttore Maurizio Molinari, che per l'ennesima volta ha dimostrato scarso rispetto verso la rappresentanza sindacale e, quindi, tutto il corpo redazionale, scavalcando i ragionamenti in atto in vista dell'attuazione del nuovo piano digitale, che prevede pesanti tagli alle buste paga e trasferimenti. Un comportamento che il Cdr censura con fermezza, auspicando un immediato ripristino delle corrette relazioni sindacali, indispensabili per traghettare, sì, il giornale nel futuro, ma garantendo la qualità dell'informazione e i posti di lavoro. Il Comitato di redazione respinge dunque il metodo dell'imposizione che nega ogni sereno confronto tra il direttore e i suoi giornalisti. Prosegue lo sciopero delle firme.
Il Cdr del Corriere della Sera: «Solidarietà ai colleghi della Stampa»
Il Cdr del Corriere della Sera esprime solidarietà ai colleghi de La Stampa impegnati in una dura vertenza con l'azienda. Desta molta preoccupazione, in particolare, la decisione unilaterale e senza preavviso di trasferire otto colleghi (sei dei quali donne) dalla redazione di Roma a quella di Torino. Un atteggiamento che non ha precedenti nei rapporti sindacali all'interno di un giornale. Siamo accanto ai colleghi a cui garantiamo il nostro appoggio.
Il Cdr dell'Ansa: «Al fianco dei colleghi de La Stampa»
Il Cdr dell'Ansa è al fianco dei colleghi de La Stampa nella loro battaglia per la difesa della qualità e del futuro di una testata storica. È allarmante la decisione di trasferire otto colleghi dalla redazione di Roma a Torino, senza un preventivo confronto con le rappresentanze sindacali. Va respinta, inoltre, la logica dei tagli, senza piani di sviluppo chiari e condivisi. Il Cdr è pronto a sostenere ogni iniziativa di mobilitazione a sostegno dei colleghi.