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Cdr 01 Apr 2011

La redazione di “Parma Qui” proclama lo stato di agitazione e annuncia lo sciopero

A fronte di una grave situazione di disagio, disorganizzazione, difficoltà economica e incertezza nel futuro del progetto editoriale di Sep scarl, che continua ormai da mesi, la redazione di “Parma Qui” - già in stato di crisi con avvio di contratti di solidarietà da maggio 2010 - proclama lo stato di agitazione.

A fronte di una grave situazione di disagio, disorganizzazione, difficoltà economica e incertezza nel futuro del progetto editoriale di Sep scarl, che continua ormai da mesi, la redazione di “Parma Qui” - già in stato di crisi con avvio di contratti di solidarietà da maggio 2010 - proclama lo stato di agitazione.

Le preoccupazioni riguardano innanzitutto i contributi Inpgi, che non vengono versati da due anni. Ai redattori risulta che sia stato predisposto un piano di rientro con l’ente, ma né i dettagli né gli sviluppi sono stati comunicati agli interessati.
Lo stipendio di dicembre 2010 è arrivato in due tranche: la prima, corrispondente al 40 per cento del totale, a metà gennaio; la seconda ai primi di febbraio. Da quel momento i giornalisti non hanno più percepito compensi, senza contare che l’Inpgi non ha potuto versare la quota di solidarietà dovuta a ciascuno perché, a causa di negligenze amministrative, non sono state inviate per tempo all’ente di previdenza le buste paga dei mesi di dicembre, gennaio e febbraio.
Finora i redattori hanno continuato a fare il loro dovere con lo stesso senso di responsabilità e la cura di sempre. Hanno mostrato, anzi, di saper compiere sforzi ulteriori adattandosi a un consistente aumento del carico di lavoro nonostante la riduzione progressiva dell’organico e dello stipendio. A tutto ciò si aggiunge l’assenza di una linea editoriale definita e di prospettive concrete per poter proseguire il percorso intrapreso.
L’ultima assemblea dei soci, convocata in data 31 marzo 2011, è stata chiusa e riconvocata a data da destinarsi, senza lasciare la possibilità ai soci di verificare le condizioni economiche della cooperativa e la possibilità di continuare le pubblicazioni del giornale.
Considerando che, nonostante le richieste da parte dei soci lavoratori della cooperativa Sep scarl, per diversi motivi l’assemblea dei soci non riesce a svolgersi regolarmente, la redazione – a tutela della propria dignità - ha deciso di avviare uno sciopero a oltranza a partire da venerdì 1 aprile 2011, anche alla luce dell’annuncio di ulteriori esuberi da parte del direttore di “Parma Qui” e presidente della cooperativa Sep scarl Cinzio Marangon, finché non sarà convocata l’assemblea dei soci e finché non saranno versati tutti i compensi dovuti.
Il Cdr di “Parma Qui”

 

L’Associazione della Stampa Emilia-Romagna esprime piena solidarietà ai colleghi  di “Parma Qui” che hanno deciso di scioperare perché da tre mesi non ricevono lo stipendio (nonostante gli annunci di avvenuto pagamento), non hanno nessuna garanzia sul futuro della testata e non vedono soddisfatta la richiesta di un confronto sulla situazione aziendale all’interno dell’assemblea dei soci della cooperativa Sep che edita il giornale.
I comunicati sindacali – ricorda la nota dell’Aser – non hanno bisogno né dell’avallo, né della preventiva presa visione da parte dell’editore o del direttore responsabile, come reclamato da Cinzio Marangon, direttore di “Parma Qui” e presidente della cooperativa Sep, recentemente condannato dal tribunale del lavoro di Parma per comportamento antisindacale a reintegrare un collega illegittimamente licenziato.

@fnsisocial

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