CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Cdr 24 Mar 2009

La Nazione e Il Messaggero: dalle assemblee giudizio negativo sull'ipotesi di rinnovo del contratto

Forte ''preoccupazione'' per il futuro della categoria e ''assolutamente insufficiente'' a ripagare i colleghi di un'attesa durata ormai quasi quattro anni e costata ben 18 giorni di sciopero. Questo , in sintesi, il giudizio dell'assemblea dei redattori de La Nazione sull'ipotesi di contratto nazionale illustrata dalla giunta della Fnsi.

Forte ''preoccupazione'' per il futuro della categoria e ''assolutamente insufficiente'' a ripagare i colleghi di un'attesa durata ormai quasi quattro anni e costata ben 18 giorni di sciopero. Questo , in sintesi, il giudizio dell'assemblea dei redattori de La Nazione sull'ipotesi di contratto nazionale illustrata dalla giunta della Fnsi.

I giornalisti, per questo, hanno inviato una lettera al presidente della stessa Federazione e alla commissione contratto per chiedere ''di proseguire la trattativa''. Pur riconoscendo il difficile quadro generale per l'editoria, accentuato dalla crisi, i redattori della Nazione, ritengono ''non accettabile'' che a cedere terreno siano ancora i giornalisti e i loro istituti. In particolare critiche vengono rivolte su alcuni punti dell'ipotesi di accordo: la ultimedialita', ''che non puo' essere lasciata sulle sole spalle dei cdr''; il distacco ad altre testate; le qualifiche di scrittura. Ancora piu' duri i redattori sono sulla parte economica sia sull'ipotesi dell'aumento di circa 260 euro in due anni, soprattutto in assenza di una una tantum, sia sul raffreddamento del meccanismo degli scatti che, scrivono, avvrebbe ''conseguenze non solo sulla busta paga, ma soprattutto sulle casse dell'Inpgi''. (ANSA). I giornalisti del Messaggero manifestano ''tutta la loro preoccupazione per l'ipotesi di accordo sul nuovo contratto di lavoro che la Federazione della Stampa si appresta a siglare con gli editori''. ''Non si profila infatti una vittoria, e neppure, come qualcuno sostiene, 'un contratto di difesa' - si legge in un documento approvato oggi dall'assemblea del quotidiano - ma una sconfitta pesante per l'intera categoria. Un punto fra tutti: gli scatti d'anzianita', che rappresentano la tutela economica del giornalista che vuole mantenere la schiena dritta, vedrebbero rallentata del 50 per cento la loro frequenza e ridotto drasticamente il loro effetto sulla retribuzione, a causa di un cambiamento dei criteri di calcolo''. ''In ogni caso - conclude il documento - l'assemblea di redazione chiede che l'ipotesi di accordo sia sottoposta a referendum, come prevede la mozione approvata all'ultimo Congresso federale, e che il risultato di questo abbia naturalmente un carattere vincolante''. (ANSA).

@fnsisocial

Articoli correlati