CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Fnsi 08 Apr 2004

La Efj apprezza il tentativo del Parlamento Europeo di combattere la concentrazione dei media e di difendere il pluralismo

La Efj apprezza il tentativo del Parlamento Europeo di combattere la concentrazione dei media e di difendere il pluralismo

La Efj apprezza il tentativo del Parlamento Europeo di combattere la concentrazione dei media e di difendere il pluralismo

La Federazione Europea dei Giornalisti ha apprezzato il segnale positivo per la difesa del pluralismo dei media e la libertà di stampa fornito con il rapporto adottato dalla Commissione per i Diritti dei Cittadini del Parlamento Europeo martedì 30 marzo. “Questo rapporto è una buona notizia per tutti i giornalisti e i lavoratori nel settore dei media in Europa”, ha detto Gustl Glattfelder, vice presidente dell’EFJ. “Esso segna un punto a favore del pluralismo e, arrivando alla vigilia dell’entrata di dieci nuovi Stati Membri e la possibile adozione di una costituzione europea, fornisce l’opportunità di rinnovare le regole che limitano la concentrazione dei media e stimolano la qualità del giornalismo”. L’EFJ afferma che il rapporto del Parlamento è una sfida sia alla Commissione Europea che ai governi nazionali, che accusano di “negligenza volontaria” di questioni legate alla protezione dell’indipendenza dei media. Il rapporto verrà sottoposto al Parlamento in riunione plenaria. “E’ vitale che questo rapporto venga appoggiato pienamente” ha detto Glattfelder. Il rapporto, prodotto dalla parlamentare liberale Johanna Boogerd-Quaak per il Comitato per i Diritti dei Cittadini, rileva che “media liberi e pluralisti sono essenziali alla libertà di espressione e di informazione”, e avverte che se gli stati membri non riuscissero a prendere adeguate contromisure, l’UE avrebbe “l’obbligo politico, morale e legale” di assicurare nell’ambito della sua competenza il rispetto per il pluralismo dei media. “La questione della competenza è fondamentale”, ha detto Glattfelder. “Se le regole non sono abbastanza forti, è vitale che vengano modificate. Il futuro dell’informazione pluralistica e di qualità dipende da questo”. Il rapporto cita numerosi casi di minacce al pluralismo e alla libertà di stampa, compresa la pressione sulle emittenti pubbliche, l’eccessiva concentrazione di media e la violazione delle fonti di protezione. Nel caso dell’Italia, il rapporto dice che il paese “presenta un’anomalia”, dovuta al più alto livello di concentrazione di mercato audiovisivo in Europa e “Una singolare combinazione di potere economico, politico e di comunicazione nelle mani del Primo Ministro, Silvio Berlusconi”. Tra le sue raccomandazioni, il Comitato chiede alla Commissione Europea di preparare una direttiva per salvaguardare il pluralismo dell’informazione in Europa rispetto all’esistenza di posizioni dominanti di una società di comunicazione, che possa essere considerata come un ostacolo al pluralismo dei media. Esso richiede anche l’adozione di regole sul conflitto di interessi tra politica ed attività di informazione e per “trovare una soluzione” al caso di Berlusconi. Il rapporto sollecita anche la promozione di consigli di lavoro nel settore dei media, in particolare nei nuovi stati membri, nonché di strutture efficienti per il pluralismo interno, come statuti editoriali. La Federazione Europea dei Giornalisti, che rappresenta 250.000 giornalisti in Europa, ha preparato delle inchieste sulla concentrazione dei media in Europa ed ha pubblicato un rapporto sulla situazione dell’informazione in Italia, La crisi dei media in Italia: come una politica debole e una legislazione inadatta hanno messo il giornalismo sotto pressione, nel Novembre 2003, che comprendeva una serie di raccomandazioni per l’Italia e l’Unione Europea. L’EFJ ha anche deposto ad un’udienza del Parlamento Europeo su questi temi. Per ulteriori informazioni: +32 2 235 22 02, www.ifj-europe.og

@fnsisocial

Articoli correlati