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Vertenze 03 Giu 2013

La Effe spa vuole chiudere La Provincia a Latina

La Effe cooperativa Spa esce allo scoperto e comunica la volontà di chiudere l’edizione di Latina del quotidiano La Provincia. Dopo essersi a lungo sottratta al confronto con i sindacati, l’azienda si è fatta vedere al tavolo martedì 28 maggio e, senza presentare alcun piano industriale ed editoriale che giustificasse la decisione, ha comunicato ad Asr e Cgil Slc di Latina e Frosinone, l’intenzione di cessare le pubblicazioni a Latina mettendo in cassa integrazione a zero ore 17 giornalisti e 5 poligrafici, nonché buttando a mare oltre 20 collaboratori a cui scade il co.co.co a fine maggio.

La Effe cooperativa Spa esce allo scoperto e comunica la volontà di chiudere l’edizione di Latina del quotidiano La Provincia. Dopo essersi a lungo sottratta al confronto con i sindacati, l’azienda si è fatta vedere al tavolo martedì 28 maggio e, senza presentare alcun piano industriale ed editoriale che giustificasse la decisione, ha comunicato ad Asr e Cgil Slc di Latina e Frosinone, l’intenzione di cessare le pubblicazioni a Latina mettendo in cassa integrazione a zero ore 17 giornalisti e 5 poligrafici, nonché buttando a mare oltre 20 collaboratori a cui scade il co.co.co a fine maggio.

La causa sarebbe la mancata erogazione del contributo pubblico 2011 da parte della Presidenza del Consiglio.
“Una decisione inaccettabile - commentano Paolo Butturini, segretario dell’Asr, Carlo Bruno, segretario della Slc di Latina e Giuseppe De Pede, segretario Slc di Frosinone -. Dopo aver traccheggiato per un anno, senza alcun progetto di sviluppo delle testate, ma anzi, lasciando deperire il patrimonio professionale ed editoriale, la Effe imbocca la strada più facile: chiudere una delle due edizioni. Una scelta che, oltre a penalizzare i lavoratori già spremuti da cassa integrazione e contratti di solidarietà (per altro non corrisposte da quattro mesi) impoverisce l’offerta informativa riducendo ancor più il valore della testata e dell’azienda.
I sindacati, inoltre, hanno contestato alla Effe la mancanza del presupposto giuridico di una decisione che non poggia su alcuna delibera assembleare e non si comprende da chi e come sia stata presa. Si punta così a dividere ancora una volta i lavoratori di Frosinone e Latina, nascondendo le reali cause di una crisi che si è lasciata marcire nell’immobilismo più volte denunciato dalle organizzazioni sindacali. Asr e Slc-Cgil hanno chiesto una piano industriale e editoriale che provi a invertire la tendenza al declino e superi un modello produttivo che si basa soltanto sul finanziamento pubblico”.

@fnsisocial

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