Il giornalista del Tg3 Santo Della Volpe ha denunciato di aver trovato sotto casa la sua auto imbrattata di vernice con scritte ingiuriose, con croci celtiche e con la firma di un noto gruppo neofascista
E' lo stesso Della Volpe, dirigente dell'associazione Articolo21 e vicepresidente di Libera Informazione, a scriverlo in un editoriale sul sito www.articolo21.info. ''Succede che arrivi stanco da un viaggio in giro per il mondo ed il mattino cerchi l'automobile. E scopri una bella croce celtica con in alto a sinistra la lettera T e in basso a destra la lettera S. Si gela il sangue: hanno anche lasciato la firma, sono quelli del gruppo fascista Trieste-Salario... Io non sfido nessuno, ma nessuno creda di far cambiare di una virgola il mio lavoro. Non e' bello sentirsi nel mirino, anche se da parte di una banda di stupidi vigliacchi''. Della Volpe il mattino dopo l'accaduto ha chiamato il 113 e poi ha cancellato le scritte ''con rabbia, con furore, a costo di togliere anche la vernice dell'auto. Ed aspetto di capire chi e perche' ha preso di mira la mia persona, il mio lavoro da giornalista. Forse avevano bisogno di aprire una campagna intimidatoria contro la stampa ed i giornalisti''. (ANSA) Con ''l''intimidazione neofascista contro il giornalista del Tg3 Santo Della Volpe si chiude - dice la Federazione nazionale della stampa in una nota - la settimana che e' cominciata con l'incursione squadristica nei locali Rai e le telefonate di minacce alla redazione di Chi l'ha visto?, e che e' proseguita con lo striscione di avvertimento di Forza Nuova al direttore di Repubblica, Ezio Mauro. Tre episodi che fanno ben piu' di una prova: la prova di un clima - questo si' ansiogeno - nel quale si respira una aggressivita' crescente nei confronti dell'informazione, da parte di gruppi di violenti che evidentemente percepiscono di poter agire senza troppi rischi in modo sempre piu' scoperto''. La Fnsi chiede ''non solo che le istituzioni deputate a garantire la sicurezza dei cittadini (giornalisti inclusi) facciano per intero tutto cio' che e' necessario. Serve anche che tutte le parti politiche facciano intendere chiaramente la loro piu' netta riprovazione verso questi atti, uscendo dal silenzio o dalla distrazione''. (ANSA) Il presidente dell'Unci Guido Columba, in merito alla intimidazione neofascista al giornalista Santo Dalla Volpe (Tg3), ha chiesto al ministro dell'interno Roberto Maroni e al capo della polizia prefetto Antonio Manganelli - che incontrando i vertici di Fnsi e Unci lo scorso 30 ottobre a Caserta hanno garantito la massima attenzione a tutela della incolumita' e liberta' di lavoro dei giornalisti - ''di intervenire subito per porre fine a questa attivita' neo fascista, individuando i colpevoli e consentendo cosi' alla magistratura di punirli''. ''Non si devono sottovalutare segnali cosi' gravi - dice Columba - l'attivita' degli estremisti potrebbe, se non bloccata sul nascere, diventare una pericolosa deriva. Un nuovo episodio di intimidazione e' stato compiuto da neo fascisti a Roma contro giornalisti della Rai. Questa volta e' toccato a Santo Della Volpe, inviato del Tg3, come nei giorni scorsi si e' verificato l'assalto alla sede della Rai di via Teulada contro la redazione di ''Chi l'ha visto''.(ANSA) BUTTURINI (ASS. STAMPA ROMANA): "ISOLARE SQUADRISMO, SERVE MOBILITAZIONE. FNSI VIGILI, PROPORRO' INIZIATIVA CONTRO INTIMIDAZIONI" Il segretario dell'Associazione Stampa Romana Paolo Butturini si chiede se "se quello che sta succedendo a Roma non sia il frutto di una regia occulta che ha come bersaglio la libera informazione e la democrazia. Un`altra intimidazione di chiara marca neofascista, dopo le telefonate minatorie a Federica Sciarelli, l`assalto alla redazione di Chi l`ha visto e le minacce al direttore de La Repubblica Ezio Mauro, ha colpito ieri notte il collega del TG3 Santo della Volpe". "Non sono i fantasmi di un passato che non può tornare a preoccuparci, ma un presente che si connota sempre di più col segno dell`intolleranza, del razzismo e dell`insofferenza per chi esprime un punto di vista non allineato a quello antidemocratico della violenza e dello squadrismo - ribadisce il segretario della Asr- La solidarietà, che pur esprimo convinta a Santo Della Volpe anche a nome di Stampa Romana, non è più sufficiente. Non bastano più nemmeno le parole, anche le più sincere. Bisogna isolare lo squadrismo, denunciare con forza gli episodi a chi deve tutelare la sicurezza dei cittadini di qualsiasi credo politico o religioso. Chiedere che da tutte le istituzioni: quelle locali e quelle nazionali, arrivi una chiara condanna e un segnale di attenzione a questi fenomeni che non possono in alcun modo essere tollerati e tanto meno giustificati". "La Fnsi deve vigilare e Stampa Romana sarà al suo fianco: proporrò - annuncia il segretario dell'Asr - al presidente Roberto Natale e al segretario Franco Siddi una giornata di mobilitazione contro tutte le intimidazioni e gli atti di intolleranza che stanno colpendo colleghe e colleghi e che vogliono mettere in discussione la convivenza democratica nata dalla Resistenza alla quale molti giornalisti hanno dato il loro contributo anche di vite umane". (Apcom) Il Cdr della Direzione generale dell’Inps esprime la propria solidarietà al collega del Tg3, Santo Della Volpe, fatto oggetto di un grave atto intimidatorio di stampo fascista. Dopo il recente assalto da parte di una quarantina di esponenti dell’estrema destra agli studi televisivi del programma “Chi l’ha visto?”, reo di aver mandato in onda i filmati che ritraevano un gruppo di squadristi neri mentre malmenavano a colpi di cinghia e di spranghe gli studenti che manifestavano pacificamente a Piazza Navona contro la legge Gelmini, e le minacce al direttore de “La Repubblica”, Ezio Mauro, i neofascisti sono tornati nuovamente in azione ricoprendo di vernice con scritte ingiuriose e croci celtiche l’auto del redattore del telegiornale della terza rete Rai. Bisogna prendere atto che in Italia è ormai scattato l’allarme rosso per quanto riguarda la libertà di informazione. Alle iniziative del governo di centro destra che preconizzano l’istituzione di “leggi bavaglio”, si sono accompagnati infatti negli ultimi tempi episodi minacciosi nei confronti di giornalisti “non allineati” che ricordano tanto il nefasto “ventennio” del secolo scorso. In questo contesto, appare non più rinviabile una mobilitazione della categoria in grado di coinvolgere le forze democratiche del Paese. Il Comitato di Redazione della Sede Rai di Bolzano esprime solidarietà al collega Santo della Volpe vittima di una grave intimidazione. Un gesto contro gli operatori dell’informazione purtroppo non isolato, giungendo dopo le gravi insinuazioni nei confronti di colleghi che sarebbero da escludere dalla conduzione dei tg perché ritenuti «gotici e dark», e dopo la tentata aggressione da parte di un gruppo di facinorosi a Federica Sciarelli, colpevole solo per aver mostrato immagini dell’aggressione subita dagli studenti romani in Piazza Navona. Un clima cupo che si sta diffondendo non solo nelle grandi città. Anche a Bolzano una troupe della Rai che documentava la manifestazione degli Schuetzen dello scorso 8 novembre è stata oggetto di un’aggressione fisica da parte di un contromanifestante dell’estrema destra “italiana”. Il Cdr