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Cronaca 01 Ago 2009

Interrogazione di Giulietti e Vita al ministro del Lavoro su crisi settore editoria

Il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti in un incontro con il presidente  dell'Inpgi Andrea Camporese gli ha rappresentato "un quadro sempre più preoccupante del settore editoriale. Un allarme peraltro lanciato dalla Federazione della Stampa e da tanti comitati di redazione coinvolti nei processi di ristrutturazione, dal Mattino al Messaggero, dalla Mondadori al Sole24ore". Lo scrive l'associazione in una nota. 

Il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti in un incontro con il presidente  dell'Inpgi Andrea Camporese gli ha rappresentato "un quadro sempre più preoccupante del settore editoriale. Un allarme peraltro lanciato dalla Federazione della Stampa e da tanti comitati di redazione coinvolti nei processi di ristrutturazione, dal Mattino al Messaggero, dalla Mondadori al Sole24ore". Lo scrive l'associazione in una nota. 


   "Si ha la sensazione - afferma Giulietti - che alcuni gruppi industriali (che non presentano neanche situazioni di crisi o bilanci in rosso) vogliano approfittare di questa fase per procedere ad una vera e propria ristrutturazione silenziosa, per sostituire i corpi redazionali con i service e gli appalti esterni e in taluni casi per stravolgere ruolo e funzione di alcune testate che hanno grande prestigio nazionale e internazionale. E ci auguriamo che anche la Federazione degli Editori (Fieg) vigilerà in questo senso". 
   "Per queste ragioni - conclude Giulietti - e anche alla luce dei dati preoccupanti circa l'elevato numero di giornalisti che, fino ad oggi, risulterebbe coinvolto negli stati di crisi
finalizzati al prepensionamento, d'intesa col senatore Vincenzo Vita abbiamo deciso di presentare un'interrogazione al ministero del Lavoro per chiedere al suddetto Ministero di assumere iniziative di controllo e vigilanza ispirate a criteri particolarmente rigorosi, al fine di rendere pienamente efficaci le misure normative introdotte a sostegno dei trattamenti di
prepensionamento e per fronteggiare l'andamento involutivo dei livelli occupazionali".(ANSA).

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