C'è anche una censura di incostituzionalità nel parere messo a punto dalla Sesta Commisione del Csm sul ddl sulle intercettazioni. E riguarda le norme che puniscono la pubblicazione degli atti dei procedimenti penali in contrasto con il principio della libertà di stampa.
La norma (articolo 2 del provvedimento) ''tende a definire con maggiore chiarezza i limiti imposti alla pubblicazione'', ma - sottolineano i relatori Fabio Roia e Roberto Carrelli Palombi- ''la soluzione delineata dal ddl appare problematica''. Con ''l'equiparazione del regime relativo agli atti coperti dal segreto a quello degli atti non più coperti da segreto'' , spiegano nel testo, ''una parte significativa della fase delle indagini preliminari risulterebbe sottoposta a un regime indifferenziato divieto di pubblicazione degli atti''. E il risultato sarebbe ''un'evidente compressione dei valori riconducibili all'articolo 21 della Costituzione'', quello appunto che sancisce la libertà di stampa. (ANSA)