«L'inserimento dell'attività di informazione nella pubblica amministrazione pone le basi per una regolamentazione organica di una serie di profili già esistenti e per la creazione di nuova occupazione». Lo ha detto il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, intervenendo all'evento promosso da Pa Social, l'Associazione nazionale presieduta da Francesco Di Costanzo cui aderiscono numerose figure professionali che si occupano di attività di comunicazione e informazione nei vari settori della pubblica amministrazione.
Alla presenza di numerosi giornalisti e comunicatori di vari ambiti della pubblica amministrazione, alcuni dei quali precari da anni in attesa di un inquadramento contrattuale, il segretario della Fnsi ha illustrato lo stato del confronto con il ministero della Funzione pubblica e con l'Aran.
«L'inserimento del profilo del giornalista pubblico nei contratti dell’amministrazione centrale e dei comparti scuola ed enti locali – ha spiegato Lorusso – rappresenta un punto di partenza. Il confronto avviato dalla Fnsi con la ministra della Funzione pubblica, Marianna Madia, e con l'Aran ha permesso di raggiungere un risultato atteso da 18 anni. Fermo restando quello che nel corso degli anni è stato realizzato in numerose Regioni con il recepimento del contratto di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi e che rappresenta un punto fermo irrinunciabile da tutelare e rilanciare, l'inserimento nei contratti della pubblica amministrazione delle attività di informazione e comunicazione consentirà di dare una regolamentazione organica, diritti e garanzie a colleghi che lavorano negli uffici stampa di numerosi enti pubblici. La strada è ancora lunga e non potrà non coinvolgere anche l'Ordine dei giornalisti per gli aspetti legati al riconoscimento dello status professionale. Le molteplici attività di comunicazione della pubblica amministrazione e gli obblighi di trasparenza, pubblicità, diffusione degli atti e comunicazione con i cittadini imposti dal Foia possono rappresentare un'occasione per creare nuovi sbocchi professionali in un quadro di regole certe e definite. Il confronto che si aprirà fra Fnsi e Aran in sede di classificazione delle figure professionali sarà fondamentale per la definizione degli aspetti normativi, previdenziali e assistenziali propri della professione giornalistica».