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Fnsi 18 Dic 2004

Indiscrezioni sul ritorno di Paolo Mieli alla direzione del Corriere della Sera I vertici tacciono Si attende l'esito della riunione del patto di sindacato

Indiscrezioni sul ritornodi Paolo Mielialla direzionedel Corriere della SeraI vertici taccionoSi attende l'esitodella riunionedel patto di sindacato

Indiscrezioni sul ritorno
di Paolo Mieli
alla direzione
del Corriere della Sera
I vertici tacciono
Si attende l'esito
della riunione
del patto di sindacato

RCS: SOCI CORSERA VALUTANO RITORNO MIELI A DIREZIONE SOCIETA' NON COMMENTA LE INDISCREZIONI. (ANSA) - MILANO, 18 DIC - Paolo Mieli potrebbe essere indicato domani dagli azionisti di Rcs alla guida del Corriere della Sera. E' quanto si apprende da fonti qualificate, mentre la società fa sapere di non commentare le indiscrezioni¯. La designazione di Mieli, per il quale via Solferino rappresenterebbe un ritorno dopo la direzione del periodo 1992-1996) sarà decisa domani dal Patto dei grandi soci che si riuniràin assemblea. La nomina di un direttore che aveva già guidato il quotidiano rappresenterebbe un evento senza precedenti nella storia di via Solferino. Secondo quanto è possibile ricostruire, la vicenda ha subito una forte accelerazione nelle ultime ore, tanto che se ne è avuta una prima ampia indiscrezione sul sito Dagospia. Attualmente Paolo Mieli è direttore editoriale di Rcs, carica che ricopre dal 23 aprile 1997, quando la direzione del Corsera passa a Ferruccio De Bortoli. Classe 1949, laureato in Storia Moderna all'Università La Sapienza di Roma, Mieli comincia la carriera giornalistica a 18 anni all'Espresso di Livio Zanetti. Nel 1985 viene chiamato da Eugenio Scalfari a Repubblica e dopo un anno e mezzo da Agnelli a La Stampa, di cui diventa direttore nel 1990. L'intento degli editori è quello di dare una sferzata di energia nuova al quotidiano con un giovane direttore. E Mieli ne firma con successo il rilancio. Nel 1992 succede a Ugo Stille nella direzione del Corriere della Sera. Anche il quotidiano di Via Solferino viene da lui modernizzato e vivacizzato. Il tentativo è quello di diventare competitivi con la televisione, utilizzando linguaggio, tematiche, personaggi del grande schermo. Con questo approccio giornalistico molto specifico, testimoniato dalla creazione di un neologismo (il mielismo), Mieli svecchia e televisizza la foliazione e i contenuti del giornale. Nel marzo 2003 viene designato presidente della Rai da Pera e Casini. Mieli accetta con riserva, ponendo come condizioni la piena libertà di nomina dei direttori e il rientro di Biagi e Santoro. Cinque giorni dopo rinuncia attribuendo il suo gesto a difficoltà tecnico-politiche. Appassionato di storia e scrittore affermato, ha pubblicato diversi volumi tra i quali 'Litigio a sinistra' , 'Storia del partito socialista negli anni della Repubblica' e 'Le Storia, la storia'. E' del 2002 'Goccia cinese', raccolta di commenti e riflessioni gi… pubblicate nella rubrica 'Lettere al Corriere', ereditata da Indro Montanelli, che Mieli cura dall'11 settembre 2001. (ANSA).

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