Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Informazione e all'Editoria Alberto Barachini ha ricevuto venerdì 12 dicembre 2025 nella sede del Dipartimento i vertici di Gedi in relazione alla trattativa in corso per la vendita di asset editoriali del Gruppo. Nel corso dell'incontro, riporta l’agenzia Ansa, l'esponente dell'esecutivo ha chiesto «elementi informativi in merito alla definizione di eventuali accordi di cessione e l'impegno dell'Azienda ad inserire in tali accordi la tutela dei livelli occupazionali e la garanzia dell'indipendenza editoriale di testate storiche che rappresentano un importante asset dell'ecosistema informativo pluralistico nazionale. Sollecitiamo il Gruppo - ha detto ancora Barachini ai vertici Gedi - alla massima trasparenza in tutte le fasi della trattativa e, in particolare, chiediamo di essere aggiornati rispetto a eventuali partecipazioni extraeuropee del veicolo societario interessato all'acquisto».
Al termine dell’incontro il presidente del gruppo Gedi, Paolo Ceretti, ha parlato con i giornalisti: «È andato bene ed è stato un incontro molto fattivo, trasparente, di collaborazione istituzionale col sottosegretario Baracchini, quindi dal nostro punto di vista positivo. Ovviamente il sottosegretario ha posto alla nostra attenzione quelli che sono dei temi particolarmente sensibili che sono il pluralismo dell'informazione, l'indipendenza editoriale delle testate, della salvaguardia dei livelli occupazionali, tutti temi che come sono stati al centro dell'attenzione e dello stile di gestione in questi anni e quindi sicuramente condividiamo questa attenzione. Ci faremo parte proattiva per portare questi temi, la sensibilità a questi temi anche al potenziale acquirente, a cui in primis spetterà la delibera degli stessi nel suo piano industriale. Ovviamente li rappresenteremo al tavolo della negoziazione».
In una nota firmata dallo stesso Ceretti e dall’ad Gabriele Comuzzo, i vertici di Gedi hanno sottolineato che preservare il pluralismo informativo, l'indipendenza editoriale delle redazioni e le garanzie occupazionali sono temi «sempre stati prioritari per Gedi e per il suo azionista e il dialogo con Antenna group è la migliore soluzione per raggiungere questi obiettivi». Antenna, hanno aggiunto presidente e ad, «è un gruppo media con significativa presenza internazionale, opera in 22 paesi, con portafoglio prodotti multisettoriale (tv, digital, radio, cinema, eventi, formazione, musica, editoria) e con 35 anni di esperienza nel settore. Sono aspetti concreti – hanno concluso - che dimostrano le dimensioni e l'ambizione di una realtà, che mira a dare ulteriore impulso allo sviluppo di Gedi, nella convinzione che la sostenibilità economica sia fondamentale per garantire piena indipendenza editoriale».
Barachini ha poi ricevuto i Cdr delle testate Gedi, ascoltando, si legge in una nota «tutte le preoccupazioni espresse dal Comitato di Redazione de la Repubblica e de La Stampa, condividendo con loro le garanzie chieste questa mattina ai vertici del Gruppo». Il sottosegretario ha assicurato: «Sto seguendo con la massima attenzione l'intera vicenda. Sono disponibile in qualsiasi momento a riferire in Parlamento per gli elementi di competenza del Governo e sono anche pronto ad incontrare chi concretizzerà un interesse all'acquisizione delle testate per chiedergli un impegno rispetto alla tutela dei livelli occupazionali e alla garanzia dell'indipendenza editoriale di testate storiche che rappresentano un importante asset dell'ecosistema informativo pluralistico nazionale».
Al termine dell’incontro i rappresentanti dei Cdr di Repubblica e Stampa erano attesi fuori dalla sede del Die da un gruppo di colleghi in sciopero, venuti in segno di supporto.
Il Comitato di redazione di Repubblica, si legge in un comunicato , «accoglie con fiducia l'impegno del governo a seguire passo passo l'evolversi della trattativa per la cessione del gruppo Gedi e in particolare la condivisione, da parte del governo, della richiesta a Gedi di mettere sul tavolo delle trattative le dovute garanzie a tutela dei livelli occupazionali e dell'indipendenza. Il governo ha anche assicurato che eserciterà i suoi poteri di vigilanza sulla presenza di eventuali quote extraeuropee nella compagine societaria del gruppo Kyriakou individuato come acquirente da Gedi».
I rappresentanti sindacali hanno concluso: «Impegno e rassicurazioni, quelle fornite dal sottosegretario Barachini, che rafforzano e sostengono la battaglia delle giornaliste e dei giornalisti di Repubblica a salvaguardia del loro lavoro e di una testata che da 50 anni costituisce una delle voci più importanti nel panorama di un'informazione libera e indipendente nel nostro Paese». (anc)