India: ucciso reporter polemico verso il governo locale. Il commento dell’Ifj: “Ogni attacco al giornalismo è un attacco alla democrazia”

India: ucciso reporter polemico verso il governo locale. Il commento dell’Ifj: “Ogni attacco al giornalismo è un attacco alla democrazia”

Parmanand Goyal, reporter indiano del “Punjab Kesari” e Presidente della sezione di Kaithal dell’Unione dei Giornalisti dello stato di Haryana, nel nord dell’India, è stato ucciso il 18 settembre scorso da tre persone non identificate, che lo hanno chiamato fuori da casa propria e colpito a morte davanti alla famiglia. Goyal era stato arrestato all’inizio dell’anno come persona coinvolta in due casi di corruzione e aveva ottenuto recentemente la libertà su cauzione; la famiglia ha sempre sostenuto la tesi del complotto, in base alla quale sarebbero stati costruiti i casi contro il giornalista come personaggio scomodo. Secondo quanto ha riferito il figlio di Goyal, il reporter aveva già ricevuto minacce da sconosciuti che gli avevano intimato di evitare articoli dal taglio polemico verso la polizia locale e verso Shri Om Parkash Chautala, capo del governo dello stato di Haryana. Inoltre, la polizia avrebbe rifiutato di stendere il primo rapporto informativo sul caso, come la famiglia ha espressamente richiesto. L’International Federation of Journalists (Ifj), nel tentativo di chiarire le possibili motivazioni politiche dietro l’omicidio, si è rivolta al governo indiano chiedendo un’indagine approfondita a livello nazionale, unico modo per tutelare veramente il principio della libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti. “Ogni attacco al giornalismo è un attacco alla democrazia”, ha commentato la Federazione, “il governo indiano deve riaffermare la propria responsabilità costituzionale nella tutela della stampa”. Goyal è il secondo giornalista ucciso nello stato di Haryana negli ultimi due anni, dopo Ramchander Chhattarpati, reporter del distretto di Sirsa. Fonte: Informazione Senza Frontiere