26 luglio - ''L'ipotesi di un'associazione per delinquere finalizzata alla diffamazione a mezzo stampa e alla violazione del segreto istruttorio che sarebbe stata contestata a cinque giornalisti dalla Procura di Matera appare inverosimile''. Lo sostengono il presidente il presidente del consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti Lorenzo Del Boca e il segretario Enzo Iacopino.
''I magistrati, impegnati in un lavoro difficile, debbono avere il rispetto di tutti, anche dei giornalisti. Ma più che all'accertamento delle responsabilità - aggiungono - l'ipotesi che un giornalista diventi parte di una associazione a delinquere, se cerca di acquisire notizie, appare finalizzata a condizionare il lavoro di chi ha come preminente il dovere di informare i cittadini''. ''L'Ordine dei giornalisti affermano ancora Del Boca e Iacopino esprime solidarietà ai colleghi che hanno cercato di dare un contributo di verità nell'ambito di una inchiesta, nota come 'toghe lucane', che ha già trasmesso una diffusa sensazione di inquietudine senza il bisogno di ipotesi di reato tanto altisonanti quanto surreali se contestate a professionisti dell'informazione''. (ANSA)