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Ario Gervasutti (il primo da destra) nella sede Sgv subito dopo gli spari contro la sua abitazione nel 2018
Giudiziaria 13 Ago 2023

Inchiesta sugli spari contro casa di Ario Gervasutti, Fnsi e Sgv al fianco del collega: «Saremo parte civile nel processo»

Questo episodio «ribadisce quanto l'informazione locale sia importare nel suo presidiare i territori illuminando anche le periferie che tali non sono per la mafia», affermano la segretaria generale Alessandra Costante e il presidente Vittorio di Trapani. Andolfatto: «Chi attacca un giornalista, attacca tutti i giornalisti».

Spari contro l'abitazione del collega Ario Gervasutti: il mandante sarebbe un ex senatore al tempo leghista e imprenditore vicentino, l'esecutore un affiliato a una cosca 'ndranghetista fra le più radicate in Veneto. È quanto emerge dall'avviso di conclusione delle indagini preliminari della Procura distrettuale antimafia di Venezia.

Ora come allora, era il 16 luglio 2018, piena solidarietà da parte del Sindacato giornalisti Veneto e dai vertici della Federazione nazionale della Stampa italiana al caporedattore de Il Gazzettino ed ex direttore de Il Giornale di Vicenza. Lo scenario delineato dall'inchiesta confermerebbe un'inquietante e sconvolgente connivenza fra criminalità organizzata, imprenditoria e politica.

«La Fnsi è dalla parte di chi si batte per la libertà di stampa – affermano Alessandra Costante e Vittorio di Trapani, segretaria generale e presidente della Fnsi – e lo fa quotidianamente nei territori. Questo episodio ribadisce quanto l'informazione locale sia sotto tiro e di conseguenza quanto sia importare nel suo presidiare i territori illuminando anche le periferie che tali non sono per la mafia. Saremo al fianco del collega Gervasutti nell'eventuale processo, così come siamo al fianco di tutti i giornalisti minacciati e ci costituiremo parte civile».

«Chi attacca un giornalista, attacca tutti i giornalisti – aggiunge la segretaria Sgv e componente della Giunta Fnsi, Monica Andolfatto – e in particolare anche tutti i cittadini che vengono colpiti nel loro diritto a essere informati in maniera libera e indipendente».

(Da: sindacatogiornalistiveneto.it)

@fnsisocial

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