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Cronaca 11 Gen 2007

Inchiesta Guardia di Finanza, scoperta la più importante frode dell'Iva in Italia. Coinvolto anche Giuseppe Mazzini, tra gli amministratori dell'Unità

Una frode al fisco valutata in oltre 235 milioni di euro, tra indebiti rimborsi o detrazioni di Iva, grazie a triangolazioni tra società italiane, londinesi e di San Diego per compravendite immobiliari, passaggi di diritti reali di godimento od operazioni di fiscalità transnazionale, risultate inesistenti. È quanto avrebbe scoperto la guardia di finanza di Prato e la polizia valutaria della gdf di Roma, con un'inchiesta che è stata definita dalle fiamme gialle "la più importante" finora condotta sulle frodi dell'Iva, per valore e sistema usato

Una frode al fisco valutata in oltre 235 milioni di euro, tra indebiti rimborsi o detrazioni di Iva, grazie a triangolazioni tra società italiane, londinesi e di San Diego per compravendite immobiliari, passaggi di diritti reali di godimento od operazioni di fiscalità transnazionale, risultate inesistenti. È quanto avrebbe scoperto la guardia di finanza di Prato e la polizia valutaria della gdf di Roma, con un'inchiesta che è stata definita dalle fiamme gialle "la più importante" finora condotta sulle frodi dell'Iva, per valore e sistema usato

Nove le misure cautelari in carcere emesse, destinatari un fiscalista che avrebbe ideato il sistema, all'apparenza lecito, e imprenditori; 45 le perquisizioni, una delle quali, condotta per rogatoria in Svizzera, ha portato al sequestro di cinque conti correnti bancari a Lugano. Associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all'emissione ed utilizzo di fatture false i reati per i quali procedono i pm pratesi Eugenio Paolini e Ettore Squillace Greco, titolari delle indagini alle quali ha contribuito l'ufficio analisi e ricerca della direzione regionale delle entrate di Firenze. Tra i destinatari delle misure il fiscalista Giampaolo Corabi, arrestato a Milano insieme alla moglie e ad un collaboratore e l'imprenditore fiorentino Giuseppe Mazzini, che ha tra l'altro una partecipazione nella società editrice dell'Unità. A Prato arrestati gli imprenditori Leonardo Lombardi e Leonardo Gacci. Non eseguite 3 misure: i destinatari sono all'estero. Per l'accusa, solo a Prato, dal 2000 a oggi, sarebbero stati indebitamente rimborsati 40 milioni di euro di Iva ed emesse fatture false per 250 milioni. A livello nazionale l'importo delle fatture false sarebbe stato di oltre un miliardo, con un'indebita detrazione di Iva di più 250 milioni. (ANSA)

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