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Sindacale 08 Ago 2009

Il tribunale di Firenze condanna la Poligrafici Editoriale: Sandro Bennucci, giornalista e sindacalista de "La Nazione", ingiustamente licenziato, deve essere reintegrato Fnsi: "Le norme disciplinari non sono una scorciatoia per licenziare nessuno"

Il giudice della sezione lavoro e previdenza del tribunale di Firenze, Roberta Santoni Rugiu, ha accolto il ricorso contro il licenziamento presentato dal giornalista e sindacalista de La Nazione Sandro Bennucci

Il giudice della sezione lavoro e previdenza del tribunale di Firenze, Roberta Santoni Rugiu, ha accolto il ricorso contro il licenziamento presentato dal giornalista e sindacalista de La Nazione Sandro Bennucci

Il provvedimento era stato preso dall'azienda dopo un presunto diverbio con aggressione che Bennucci avrebbe compiuto nei confronti di una collega che, a seguito dell' episodio, presento' un certificato medico per le lesioni a un polso.
Il giudice e' arrivato a questa decisione dopo aver ritenuto ''inattendibili'' le dichiarazioni di un testimone e dopo aver spiegato che i problemi ai polsi della collega con la quale Bennucci ebbe una discussione in materia sindacale, ''meriterebbero approfondimenti medico legali perche' si potrebbe ipotizzare che eventuali segni insorti col tempo all'articolazione del polso'' potrebbero essere ''fenomeni degenerativi di origine comune'' (la collega praticava Kick Boxing) che il contrasto con Bennucci potrebbe aver reso ''evidenti''.
Ma secondo il giudice, la vicenda ''non consente di essere ricondotta ad episodio in cui nell' ambiente di lavoro un uomo avrebbe aggredito una donna in modo unilaterale ed indiscriminato, prima offendendola e quindi procurandole lesioni, perche' il contrasto'' tra i due ''era insorto come diverbio su tema sindacale di interesse per la redazione''. Il giudice riconosce alla collega di Bennucci anche un ''atteggiamento provocatorio'' dovuto al fatto di essersi impossessata del telefono cellulare del collega e di avere ''indisposto'' lo stesso ''con sfide verbali''.
Sulla decisione di Santoni Rugiu pesa anche il fatto che ''il nulla osta sindacale per il licenziamento del dirigente sindacale imposto dalla disciplina collettiva dei singoli rapporti e' generalmente affrontato dalla giurisprudenza come ulteriore garanzia procedimentale in favore del lavoratore''. Il giudice sottolinea che nel licenziamento possano esserci elementi ''ritorsivi''. Per tutti questi motivi Sandro Bennucci, difeso dall' avvocato Pierluigi D'Antonio, si e' visto accogliere il ricorso contro il licenziamento. (ANSA)

La Federazione Nazionale dellaStampa Italiana e l’Associazione dellaStampa Toscana comunicano:

GIORNALISTI: Fnsi dopo caso Bennucci, norme disciplinari non sono una scorciatoia per licenziare nessuno

Non esiste una via disciplinare quale scorciatoia per il licenziamento di un giornalista e ancor meno per un licenziamento che scompagini le organizzazioni sindacali. La Fnsi e l’Associazione della Stampa Toscana lo avevano già chiaramente detto qualche giorno fa mettendo in guardia gli editori dall’utilizzo disinvolto delle sanzioni disciplinari e la decisione di oggi del giudice del lavoro di Firenze dà ragione a questa linea. Il contratto di lavoro giornalistico e le sue tutele hanno una forza penetrante che non ammette atti ritorsivi. La decisione con cui l giudice del lavoro Roberta Santoni Ruggiu ha accolto il ricorso d'urgenza presentato da Sandro Bennucci contro il licenziamento dalla Nazione, ordinando "la riammissione del giornalista nel posto di lavoro precedentemente occupato quale caposervizio nella redazione fiorentina del quotidiano La Nazione",contiene infatti elementi importanti di valutazione per tutti: il licenziamento è un provvedimento enorme che non può essere assunto come atto centrale di un’azione disciplinare, ancor più su una vicenda che, secondo il giudice, si intreccia con elementi “di origine sindacale”.Non sol per il giudice"...in tema di nulla osta sindacale” (nota Fnsi: imposto per il licenziamento del dirigente sindacale e in questo caso negato)“…va considerato il comportamento plurioffensivo di comportamenti datoriali che, violando le norme poste a tutela dell'effettiva presenza delle organizzazioni sindacali, ledano nel contempo interessi dei lavoratori dirigenti sindacali e quelli delle associazioni di appartenenza...". Senza entrare nel merito della vicenda in sé, motivo del procedimento disciplinare aperto dall’azienda , con licenziamento nei confronti di Sandro Bennucci (dirigente sindacalee, all’epoca dei fatti, componente del Comitato di redazione) e della sospensione di una sua collega, si tratta di una decisone che fa chiarezza sulle norme contrattuali, mettendone in risalto forza e valore. Il licenziamento è un provvedimento di tale enormità che, evidentemente, non può essere né apparire ritorsivo, scorciatoia disciplinare per la soluzionedei problemi nell’ambito dei rapporti di lavoro. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Associazione della Stampa Toscana chiedono, frattanto, di conseguenza che, nel caso in esame, la Poligrafici Editoriale revochi immediatamente ogni sanzione disciplinare a carico dei colleghi”.  

@fnsisocial

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