Il sindaco di Genova
alla premiazione
dei giornalisti
«La libertà d'informazione
deve essere difesa
perché ne abbiamo
bisogno tutti quanti»
La libertà di informazione deve essere sempre difesa. Lo dice il sindaco di Genova, Giuseppe Pericu. Un pensiero espresso a Palazzo Tursi durante la premiazione dei venti giornalisti con 50 e 60 anni di iscrizione all'Ordine professionale, cerimonia organizzata dall'Ordine Ligure dei Giornalisti. Pericu, rispondendo agli interventi del presidente dell'Ordine dei giornalisti liguri, Attilio Lugli e del segretario della Associazione Ligure, Marcello Zinola, ha ripreso e ribadito il concetto dell'importanza del fare e ricevere informazione. Anche in relazione ai prossimi appuntamenti di Genova, capitale della cultura del 2004, che sarà anche capitale della cultura del fare informazione. «So che attualmente ci sono gravi difficoltà per mantenere inalterata questa prerogativa - ha esordito Pericu - so di pressioni, di scelte di mercato che intervengono a condizionare le scelte editoriali. Apprezzo da sempre la grande capacità che avete voi giornalisti di affrontare con semplicità temi di grande spessore, la capacità nel cogliere l'essenza delle cose, interpretarle, valutarle e trasmetterle con chiarezza e naturalezza. So che oggi ci sono cambiamenti in corso nella vostra professione, nelle tecnologie con cui attualmente l'informazione si propaga e all'interno della struttura stessa dell'Ordine dei Giornalisti. Comunque sia - ha aggiunto Pericu - mi auguro che tutto cambi perché tutto resti uguale. Mi riferisco alla garanzia che i valori fondamentali che stanno alla base della professione giornalistica non siano disattesi. La libertà di informazione è l'elemento portante del nostro sistema di vivere. Ci piace avere pluralità di informazione perché abbiamo bisogno delle diverse valutazioni che ciascuno può svolgere con il proprio apporto personale, arricchendoci. Mi auguro - ha concluso il sindaco - che sull'esempio dei professionisti che oggi siamo qui a festeggiare, si continui nel pieno rispetto delle caratteristiche fondamentali della professione giornalistica nella nostra società. Ne abbiamo bisogno tutti quanti». Lugli e Zinola nel corso del loro intervntento avevano ricordato i temi al centro del recente sciopero dei giornalisti, la manifestazione del 25 giugno, ma anche la necessità che l'accesso alla professione sia riformato con la parallela riforma ordinistica e che il modo di fare sindacato sia sempre più collegato alla realtà della professione. Un lavoro che cambia con l'affermazione, con pochi diritti, del lavoro autonomo.