Un’Istituzione internazionale, il Centro Unesco di Verona e il mensile Veronatime: sono i registi di un “Master in giornalismo” che dovrebbe svolgersi a Verona a partire dal 23 novembre.
L’iniziativa, pubblicizzata in questi giorni con manifesti, depliant e comunicati stampa, si propone di “fornire elementi di base a giovani che vogliono avvicinarsi al mondo del giornalismo per conoscerne la struttura e i metodi di lavoro, offrendo una panoramica dettagliata sulle diverse fasi di produzione delle notizie”. Tra i docenti – come recita testualmente il depliant – i “migliori nomi del giornalismo veronese”. Le lezioni si tengono al giovedì, nella sede del Centro Unesco, in Piazzetta Sant’Eufemia 1. L’iniziativa suscita non poche perplessità. Come può fregiarsi di titolo di “master” un’iniziativa che non ha alcun rapporto con l’Università, che sola può avviarlo previo autorizzazione dell’Ordine dei Giornalisti; che non preveda alcun titolo di studio per i partecipanti – cui si chiede solo di pagare 200 euro più Iva – eppure si conclude con un test di valutazione? Il Sindacato giornalisti del Veneto non può che prendere le distanze da una simile iniziativa, proposta da soggetti cui non compete nella maniera più assoluta la formazione dei futuri giornalisti.Diventano sempre più frequenti gli episodi di proposte di corsi di formazione per aspiranti giornalisti che in realtà con la formazione hanno poco o nulla a che fare, ma che hanno forse una più probabile finalità di lucro. A farne le spese giovani che non conoscono le modalità di accesso alla professione cui il Sindacato e l’Ordine giornalisti del Veneto sono disposti a dare informazioni utili e consigli. A costo zero. La Giunta esecutiva del Sindacato giornalisti del Veneto