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Diffamazione 18 Lug 2013

Il Segretario: svolta di civiltà per i reati a mezzo stampa Occasione per eliminare il carcere e per un cambiamento giuridico

“Una svolta di civiltà per i cosiddetti reati a mezzo stampa, in particolare la diffamazione, appare finalmente a portata di mano. L’intenso e puntuale lavoro della Commissione Giustizia della Camera, presieduta dall’On. Donatella Ferranti, merita di essere sostenuto con l’auspicio che davvero già entro la fine del mese sia approvata una nuova legge che elimini il carcere, tra le pene previste dal Codice, e preveda giuste ed efficaci misure di ristoro dell’onore eventualmente danneggiato da possibili errori.

“Una svolta di civiltà per i cosiddetti reati a mezzo stampa, in particolare la diffamazione, appare finalmente a portata di mano. L’intenso e puntuale lavoro della Commissione Giustizia della Camera, presieduta dall’On. Donatella Ferranti, merita di essere sostenuto con l’auspicio che davvero già entro la fine del mese sia approvata una nuova legge che elimini il carcere, tra le pene previste dal Codice, e preveda giuste ed efficaci misure di ristoro dell’onore eventualmente danneggiato da possibili errori.

L’audizione di oggi pomeriggio con i direttori dei giornali, dopo quella della scorsa settimana con Fnsi, Ordine dei giornalisti e Fieg, ha rafforzato l’idea che questa nuova legge non solo sia necessaria per allineare il Paese agli standard delle moderne democrazie ma che oggi sia finalmente possibile vararla. All’intesa sul no al carcere e sulla rettifica come prima e veramente concreta riparazione per un’eventuale offesa, si aggiungono anche le osservazioni puntuali sui cambiamenti epocali dei media, dell’informazione continua, che richiedono il superamento del principio della cosiddetta responsabilità oggettiva del direttore su qualsiasi scritto, un deterrente per le cause temerarie a scopo intimidatorio per scoraggiare le inchieste, il giurì per la lealtà dell’informazione e l’immediato chiarimento di eventuali controversie. Una svolta giuridica coerente con la giurisprudenza dei diritti umani e con una qualificazione della responsabilità della professione giornalistica. Nella Commissione Giustizia della Camera è in corso un buon lavoro, che va oltre vecchi e inadeguati testi, e merita, perciò, di essere concluso positivamente.”

 

 

@fnsisocial

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