È in corso a Bari il congresso dell’Associazione della Stampa di Puglia. Ad aprire i lavori dell’assise il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, che nel suo intervento elenca i punti sui quali si concentra l’attenzione del sindacato nazionale dei giornalisti italiani: “Si deve ripartire dalla contrattazione tra Fieg ed Fnsi – ha detto Lorusso – e riportare l’occupazione al centro del confronto”.
Fondo per l’editoria, riforma della legge 416 del 1981 e della
legge istitutiva dell’ordine professionale, rinnovo contrattuale: questi i temi
affrontati dal segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, nel suo
intervento al VII congresso regionale dell’Associazione della Stampa di Puglia,
di cui Lorusso è stato presidente prima dell’elezione ai vertici della
Federazione della stampa.
Quanto al Fondo dell'editoria, Lorusso rilancia la proposta già nota secondo la
quale andrebbe alimentato con un prelievo sulla pubblicità radiotelevisiva,
dalle risorse delle fondazioni bancarie destinate alla cultura, dal 5x1000 per
le attività sociali e dai profitti degli 'over the top' che utilizzano il
lavoro dei giornalisti per alimentare le loro news.
Lorusso ha anche posto l'accento sulla necessità di riformare alcune leggi di
sistema: la legge 416 varata nel 1981, che finora permette prepensionamenti a
58 anni, con 18 anni di contributi, rispecchiando una realtà del mondo del
lavoro che oggi non esiste più, e la legge che istituisce l’ordine professionale,
che ha ormai più di 50 anni.
Gran parte dell’intervento del segretario della Fnsi è stato poi dedicato al
prossimo rinnovo del contratto di lavoro. “Siamo pronti a discutere di tutto –
ha detto Lorusso – purché si parli di nuova occupazione. È bene capire che
senza nuova occupazione e se non si procede all'allargamento della base
occupazionale siamo condannati all'estinzione. Occorre dunque ridurre le diseguaglianze
e ampliare il perimetro del contratto. È al mondo dei Cococo che dobbiamo
guardare, individuando percorsi di inclusione contrattuale con l'accesso al
welfare di Inpgi 1 e Casagit”.
Si deve ripartire dalla contrattazione Fieg-Fnsi “e non dalla demagogia e dalla
malafede di qualche sedicente 're dei poveri', ma con la pancia molto piena -
ha poi osservato il segretario Lorusso -. Non ci preoccupa una minoranza
rumorosa di pensionati che protestano per un prelievo straordinario sulle pensioni
che va da 8 a 20 euro al mese. Non c'è futuro senza un nuovo e pieno patto
generazionale, che rimetta al centro la ripresa dell'occupazione".
Per Lorusso, infine, per uscire dalla crisi che attanaglia il mondo
dell’editoria italiana bisogna "puntare a prodotti di qualità realizzati
da professionisti ben remunerati e non sotto ricatto. Per far questo – ha
concluso il segretario generale – dovremo declinare la prestazione lavorativa
su più piattaforme: le novità non vanno rifiutate a priori e non siamo
favorevoli a battaglie di retroguardia".