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Fnsi 18 Apr 2009

Il Segretario generale della Fnsi: "Il nuovo contratto è in pieno vigore, il percorso statutario si è perfezionato, ma una bocciatura clamorosa dal voto referendario porrebbe il problema politico del suo annullamento"

Il contratto nazionale di lavoro giornalistico firmato il mese scorso e' in pieno vigore, avendo sostituito un contratto ''spirato'', ma se il referendum cui igiornalisti sono chiamati lo bocciasse in maniera clamorosa si porrebbe il problema del suo annullamento.

Il contratto nazionale di lavoro giornalistico firmato il mese scorso e' in pieno vigore, avendo sostituito un contratto ''spirato'', ma se il referendum cui igiornalisti sono chiamati lo bocciasse in maniera clamorosa si porrebbe il problema del suo annullamento.

(ANSA) - BOLOGNA, 17 APR - Di una decadenza, insomma, anche se questa parola il segretario nazionale della Fnsi Franco Siddi non l'ha voluta pronunciare. Il segretario dell'Fnsi lo ha detto a margine della prima delle due giornate di convegno in cui il sindacato celebra i 100 anni dal primo congresso generale della categoria negli stessi luoghi, a Bologna, dove si tenne la prima assise un secolo fa: ''A fine mese i giornalisti - ha detto Siddi - troveranno in busta paga i nuovi aumenti retributivi''. Dunque, gli e' stato chiesto, il referendum avrebbe solo conseguenze politiche sul vertice del sindacato ma non giuridico-amministrative? ''Il referendum non e' un istituto statutario. Il contratto ha avuto un percorso statutario che e' stato perfezionato ed e' in vigore. Ma crediamo che il referendum sia uno strumento di democrazia e di consultazione primaria, stabilito da un congresso che ha deciso che si facesse. E' evidente che se il contratto dovesse essere bocciato ci sarebbero delle conseguenze e il gruppo dirigente dell'Fnsi si dovrebbe porre il problema se debba essere annullato''. (ANSA).

@fnsisocial

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