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Un momento della riunione del Consiglio nazionale Fnsi del 5 giugno 2024
Fnsi 17 Giu 2024

Fnsi: «Organismi nazionali e internazionali si adoperino per un 'cessate il fuoco' nei teatri di guerra»

In un documento presentato dalla consigliera Vanna Palumbo (prima firmataria) nel corso della riunione del 5 giugno 2024 si rimarca - fra l'altro - come sia «inaccettabile» che nei luoghi di conflitto «sia impedito l'accesso a giornalisti e fotoreporter che non possono perciò documentare i fatti e gli accadimenti».

Il Consiglio nazionale della Federazione nazionale della Stampa, richiamandosi all'articolo 11 della Costituzione ed «esprimendo quindi il ripudio della guerra e il ricorso ad essa come metodo di composizione dei conflitti», si rivolge a tutti gli organismi nazionali ed internazionali perché «si adoperino per ottenere un 'cessate il fuoco' immediato nei teatri di guerra, così come chiesto dalla Federazione internazionale e dalla Federazione europea dei giornalisti». È quanto si legge in un documento presentato dalla consigliera Vanna Palumbo, prima firmataria, e portato in Consiglio nazionale nel corso della riunione del 5 giugno 2024, a Roma.

«Il Consiglio nazionale – si legge ancora – ritiene inaccettabile che nei luoghi di conflitto sia impedito l'accesso agli osservatori internazionali e ai giornalisti e fotoreporter che non possono perciò documentare i fatti e gli accadimenti». Anche considerando che «un'opinione pubblica consapevole basa le sue conoscenze sui racconti degli inviati di guerra cui va perciò garantito il diritto a svolgere il proprio lavoro senza restrizioni di sorta e in sicurezza. Di fronte alle stragi e ai massacri disumani di civili inermi, di bambini e di donne che si stanno consumando in Medio Oriente, non è ammissibile inibire l'accesso a chi ha il diritto-dovere di rappresentare la realtà».

Nel documento si chiede che «ovunque vengano rispettati i diritti umani delle popolazioni e che si attuino le misure precauzionali ordinate dalla Corte Internazionale di Giustizia». Infine l'appello «a tutte le parti coinvolte perché si giunga al più presto alla liberazione di tutti gli ostaggi e dei prigionieri e perché si ripristini il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario».

@fnsisocial

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