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Senza Spazio. Il diritto di raccontarsi per continuare a raccontare


Senza Spazio. Il diritto di raccontarsi per continuare a raccontare
AA.VV.

Per raccontare storie di precariato, posti di lavoro che scompaiono e vita vissuta fra salti mortali e sacrifici di spazio i giornalisti ne trovano tanto. Ma quando si tratta di parlare delle proprie storie di precariato, di posti di lavoro che restano chimere ed evoluzioni senza rete di sicurezza per provare a racimolare qualcosa di simile a uno stipendio ecco che i giornalisti perdono spazio e voce.
Per questo nasce l’idea di “Senza Spazio, il diritto di raccontarsi per continuare a raccontare”, il libro aperto alle storie delle croniste e dei cronisti che ogni giorno lottano per conquistare la sicurezza di un posto di lavoro, provando a lasciarsi alle spalle anni di incertezze e battaglie per compensi adeguati.
Questo è un libro che nasce in Sicilia, dove raccontare rischia di essere un peccato mortale e i mezzi a disposizione sono forse ancora più poveri che nel resto d’Italia. Dove sono tantissimi “i rider dell’informazione”.
La scelta del libro aperto nasce dall’impossibilità di dare un finale chiuso al percorso dei giornalisti precari e dal fatto che, purtroppo, le loro storie sono infinite: chi lo vorrà potrà raccontarsi inviando la sua storia per email a senzaspazio0@gmail.com per creare un racconto collettivo in continuo aggiornamento.

La prima edizione di "Senza Spazio. Il diritto di raccontarsi per continuare a raccontare" è allegata di seguito.

Scheda tecnica
Titolo: Senza Spazio. Il diritto di raccontarsi per continuare a raccontare
Autore: AA.VV.
Anno: Prima edizione - Febbraio 2023
Pagine: 36