In violazione al contratto nazionale di lavoro, il Resto del Carlino impiega gli stagisti in qualità di redattori. E' quanto si desume dalla "vetrina" dell'inserto Carlino Marche Vacanze, realizzato a Pesaro a partire dal 24 giugno 2005.
ANCONA/BOLOGNA, 29 giugno 2005 - In violazione al contratto nazionale di lavoro, il Resto del Carlino impiega gli stagisti in qualità di redattori. E' quanto si desume dalla "vetrina" dell'inserto Carlino Marche Vacanze, realizzato a Pesaro a partire dal 24 giugno 2005. Nella gerenza della nuova iniziativa la Poligrafici Editoriale indica tra i componenti della redazione anche tre stagisti che non hanno alcun titolo né per essere inquadrati come redattori né per sostituire il personale giornalistico necessario alla realizzazione di ben 16 pagine quotidiane. Il confezionamento del prodotto, progettato e coordinato a Pesaro dal vicedirettore Pierluigi Masini, si avvale di un solo collega ex art. 3 spostato dalla redazione di Rovigo e di un altro collega ex art. 12 addirittura trasferito da Macerata, anche in questo caso in palese violazione del contratto nazionale di lavoro. II Comitato di redazione del Resto del Carlino, il Sigim (Sindacato giornalisti marchigiani) e l'Aser (Associazione stampa emiliano romagnola) protestano per l'ennesimo schiaffo della Poligrafici Editoriale ai colleghi disoccupati di Emilia Romagna e Marche. Sarà cura delle organizzazioni sindacali informare gli atenei e gli enti promotori degli stage sull'inaccettabile trasformazione degli stessi in lavoro dipendente mascherato e attivare in tutte le sedi ogni possibile iniziativa a tutela di un rapido ripristino delle regole e di un corretto mercato del lavoro rispettoso di competenze e professionalità acquisite. L'utilizzo improprio di stagisti (che non hanno diritto ad alcun compenso e che molto spesso sono "ingaggiati" a costi d'affezione) arriva tra l'altro in pieno stato di crisi, richiesto e ottenuto dalla Poligrafici Editoriale a dispetto del parere negativo delle organizzazioni sindacali. Nel momento in cui l'azienda sta riducendo il personale grazie al generoso provvedimento concesso dal ministro del Lavoro, Roberto Maroni, e la stessa sostituzione dei giornalisti in ferie è solo minimamente garantita, sono del tutto intollerabili sia il palese sfruttamento di questi giovani aspiranti colleghi sia la distorsione di un mercato del lavoro che pure offre agli editori ampli momenti di flessibilità. CdR il Resto del Carlino Aser Sigim