Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato: “I dossier impropri compilati a carico di giornalisti, sindacalisti e tanti altri ignari cittadini siano portati a conoscenza diretta degli interessati.
Non si può permettere che vengano colpiti due volte, senza potersi neanche tutelare: la prima con dossier, appunto, impropri e quasi sempre illeciti; la seconda, negando ad essi la conoscenza, per la parte che li riguarda, dei pericoli che hanno corso e forse corrono. E’ curioso che solo grazie all’opera meritoria di tanti giornalisti impegnati in prima linea (e spesso con rischi anche personali) si possa venire a conoscenza di vicende comunque gravissime per una democrazia, oltre che per la libertà delle persone. La trasparenza che stanno assicurando oggi i giornali sui dossier impropri del Sismi, per il bene del Paese e delle persone, esige interventi radicali di bonifica. Gli spiati devono poter conoscere i contenuti dei dossier. Urge pulizia totale da ogni intossicazione. E poiché ciascuno deve fare fino in fondo e bene la propria parte, torno a chiedere con forza, come faccio da quasi due anni, che siano svelati, (o, se non ci sono, categoricamente certificati) i nomi di eventuali giornalisti che, oltre alla loro professione, facevano gli spioni. La speranza è che non ce ne siano più. Ma se ci sono occorre poter agire di conseguenza, nell’auspicio che l’Ordine professionale sappia essere ancora all’altezza della situazione. Il fatto che fossero intercettati impropriamente anche il Segretario generale della Federazione della Stampa e l’allora Presidente dell’Associazione della Stampa estera ha nuociuto gravemente alle persone, alle loro organizzazioni e al prestigio dell’Italia. Questo è un motivo di più per liberare l’aria con un’operazione di assoluta trasparenza. E’ una questione di decoro e di valore democratico per il Paese.”