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Associazioni 02 Giu 2011

Il Presidente dell'Assostampa Campania scrive a De Magistris per congratularsi e ricordare al nuovo sindaco la "vertenza editoria- comunicazione"

Assostampa Campania, nel congratularsi per il risultato ottenuto, augura buon lavoro al neo eletto sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. “I prossimi giorni – afferma il presidente Enzo Colimoro – vedranno il nuovo sindaco impegnato nella formazione del governo cittadino che avrà non poche questioni da risolvere già, evidentemente, segnate nell'agenda di governo della città. Su tutte, oltre alla questione rifiuti, la composizione della nuova Giunta, dalla quale ci si aspetta molto in un momento di grave arretramento della città soprattutto in termini culturali.Tra queste – ricorda Colimoro – quella non meno importante della vertenza editoria, comunicazione e cultura nella nostra città.

Assostampa Campania, nel congratularsi per il risultato ottenuto, augura buon lavoro al neo eletto sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. “I prossimi giorni – afferma il presidente Enzo Colimoro – vedranno il nuovo sindaco impegnato nella formazione del governo cittadino che avrà non poche questioni da risolvere già, evidentemente, segnate nell'agenda di governo della città. Su tutte, oltre alla questione rifiuti, la composizione della nuova Giunta, dalla quale ci si aspetta molto in un momento di grave arretramento della città soprattutto in termini culturali.
Tra queste – ricorda Colimoro – quella non meno importante della vertenza editoria, comunicazione e cultura nella nostra città.

Ci sono molte aspettative da parte di tutti per il miglioramento delle condizioni di vivibilità professionale sia all'interno delle redazioni giornalistiche della Campania, sia all’'interno degli uffici stampa degli enti locali, sia nel mondo della cosiddetta libera professione (si legga precari). Su questo, purtroppo, la Regione non ha ancora dato significative risposte”.
Il sindacato dei giornalisti “auspica che il rilancio possa partire, per quanto di competenza, anche da Palazzo San Giacomo affrontando, perfezionando e rendendo più efficace ad esempio l'azione sulla Web Tv del Comune, sulla composizione degli uffici stampa, sulle convenzioni in atto e sulla corretta e trasparente retribuzione dei colleghi impegnati negli uffici comunali”. L’'intervento che il sindacato dei giornalisti chiede è semplice: “applicare la legge 150/2000 e affrontare i temi della comunicazione senza prescindere dalla programmazione culturale e dal finanziamento, talvolta errato, all’’editoria”.
“Tali finanziamenti – sottolinea il presidente dell’Associazione Napoletana della Stampa – hanno un senso solo se servono a creare e a mantenere anche posti di lavoro. E nella nostra regione di posti di lavoro c’e’ bisogno anche per i giornalisti. Il numero dei giornalisti disoccupati è molto più elevato del numero dei colleghi occupati con regolare contratto. Così come quello dei giornalisti precari, numero in crescente aumento per un accesso alla professione talvolta indiscriminato ed esagerato rispetto alla capacità di assorbimento nel mondo del lavoro”.
“Soggetti pubblici e privati, enti locali ed aziende – evidenzia Enzo Colimoro – che vogliono incidere nel panorama pubblico, hanno bisogno almeno di un giornalista. Una necessità alla quale, però, molto spesso non fa da contraltare la regolare corresponsione delle spettanze: circostanze che i giornalisti sono costretti ad accettare proprio per la mancanza di un quadro normativo certo e rigoroso. In tal senso non è più rinviabile il varo di una legge di sistema regionale della cultura e della comunicazione, inspiegabilmente mai adottata in Campania”.
Su questi tempi, anche se di specifica competenza della Regione, il Sindacato auspica “un’’azione efficace anche da parte del neo sindaco di Napoli. Un ultimo richiamo d’’attenzione sul Circolo della Stampa di Napoli. La ferita per la perdita del 1999 è ancora aperta”.
Il sindacato dei giornalisti auspica “che il nuovo Sindaco e la nuova Giunta, insieme a tutto il Consiglio comunale voglia intervenire con forza affinché la Casina del Boschetto di Napoli, la nostra casa naturale, dopo anni di inutili e vane promesse, sia finalmente affidata ai giornalisti che certamente sapranno farla ritornare ad essere un crocevia delle culture nel quale sarà possibile esprimere democraticamente idee ed opinioni”.

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