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Fnsi 25 Feb 2003

Il Presidente Ciampi ribadisce la necessità di una legge di sistema sull’informazione. Serventi: “Mettere in pratica il messaggio”

Il Presidente Ciampi ribadisce la necessità di una legge di sistema sull’informazione. Serventi: “Mettere in pratica il messaggio”

Il Presidente Ciampi ribadisce la necessità di una legge di sistema sull’informazione. Serventi: “Mettere in pratica il messaggio”

24 febbraio 2003. ANSA - Mentre la crisi irachena assorbe gran parte delle preoccupazioni politiche e il Cda Rai è al centro dello scontro politico, il capo dello Stato ricorda che il riassetto complessivo del sistema delle comunicazioni, necessario per garantire pluralismo e imparzialità dell'informazione, è uno dei temi centrali da affrontare. Per il Quirinale questa necessità e questa urgenza c'era lo scorso luglio, quando inviò il messaggio alle Camere. E c'è tutt'ora. Stamani, Carlo Azeglio Ciampi lo ha detto con un gesto significativo: rileggendo, senza mutare una virgola, i passaggi centrali di quel suo messaggio davanti ai vertici dell'Ordine dei Giornalisti, ricevuti in forma solenne nel Salone delle Feste, per celebrare il 40.mo anniversario della legge istitutiva dell'Ordine. Quasi a far rilevare la delusione per lo scarso seguito dato da governo e maggioranza al suo richiamo, fra l'altro, lo stesso Ciampi ha voluto sottolineare che questo sull'informazione e l'unico messaggio che egli ha inviato alle Camere in quattro anni e che esso non toccava aspetti marginali ma problemi essenziali della dialettica democratica. Al primo punto, ha ricordato Ciampi con una citazione letterale, quel messaggio sottolineava che ''la garanzia del pluralismo e dell'imparzialità dell'informazione costituisce uno strumento essenziale per la realizzazione di una democrazia compiuta''. E questo richiede, ha proseguito citando ancora il messaggio, ''l'emanazione di una legge di sistema intesa a regolare l'intera materia della comunicazione, dalle radiodiffusioni, all'editoria di giornali e periodici e ai rapporti tra questi mezzi''. Una legge, ha aggiunto, che dovrebbe tenere conto del fatto che ''il pluralismo e l'imparzialità dell'informazione, così come lo spazio da riservare nei mezzi di comunicazione, alla dialettica delle opinioni, sono fattori indispensabili di bilanciamento dei diritti della maggioranza e dell'opposizione''. ''Parametri di ogni riforma - ha aggiunto Ciampi, citando un ulteriore passaggio - devono in ogni caso essere i concetti di pluralismo e imparzialità, diretti alla formazione di una opinione pubblica critica e consapevole, in grado di esercitare responsabilmente i diritti della cittadinanza democratica''. Rivolgendosi ai giornalisti presenti, il presidente della Repubblica ha insistito su questo concetto, dicendo: 'Voi sapete bene che in una società democratica, senza una informazione ampia e responsabile non può formarsi una opinione pubblica critica e consapevole ed il danno è grave per il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche''. Consenso a Ciampi è stato espresso dall'Ordine dei Giornalisti, dalla Fnsi e da esponenti dell'opposizione, che hanno definito la maggioranza ''sorda'' a questi richiami. Per il governo, il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri ha subito dichiarato di condividere l'appello di Ciampi, assicurando che ''il messaggio alle Camere è stato già recepito dal Governo, che, lo scorso settembre, ha presentato al Parlamento la nuova legge di sistema. La legge è in discussione e deve garantire più pluralismo, anche attraverso una maggiore apertura a nuove tecnologie che moltiplicando gli spazi daranno più spazio alle idee e ai contenuti''. E Franco Monaco, della Margherita, ha commentato:''Gasparri finge di non capire''. Ciampi ha ricordato che il primo paragrafo del messaggio alle Camere, ''l'unico in quasi 4 anni del settennato'', sottolineava: ''la garanzia del pluralismo e dell'imparzialità dell'informazione costituisce uno strumento essenziale per la realizzazione di una democrazia compiuta''. ''Inoltre auspicai: 'l'emanazione di una legge di sistema intesa a regolare l'intera materia della comunicazione, dalle radiodiffusioni, all'editoria di giornali e periodici e ai rapporti tra questi mezzi'. Una legge, auspicai, - ha proseguito il Capo dello Stato - che tenesse conto del fatto che 'il pluralismo e l'imparzialità dell'informazione, così come lo spazio da riservare nei mezzi di comunicazione, alla dialettica delle opinioni, sono fattori indispensabili di bilanciamento dei diritti della maggioranza e dell'opposizione'. E aggiunsi ancora: 'parametri di ogni riforma devono in ogni caso essere i concetti di pluralismo e imparzialità, diretti alla formazione di una opinione pubblica critica e consapevole, in grado di esercitare responsabilmente i diritti della cittadinanza democratica''. Rivolgendosi poi direttamente ai vertici dell'ordine dei giornalisti, Ciampi ha aggiunto: ''in una società democratica, senza una informazione ampia e responsabile non può formarsi una opinione pubblica critica e consapevole ed il danno è grave per il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche''. Ai giornalisti Ciampi ha chiesto di sentirsi investiti della responsabilità di informare correttamente, sapendo che le garanzie a tutela della professione sono necessarie ma non sufficienti. ''Quello che io ho sempre chiesto - ha detto - è di lavorare con la schiena dritta e la testa alta, di sentire la responsabilità di informare correttamente e di penetrare nell'animo e nella mente altrui''. ''Non solo per i giornalisti, ma in ogni professione - ha concluso - la coscienza è il giudice ultimo dei propri comportamenti e la coscienza si ispira all'esempio dei nostri maggiori''. Fra le figure esemplari cui ispirarsi, il Presidente della Repubblica ha ricordato Guido Gonella e Indro Montanelli, due giornalisti ''molto diversi ma entrambi esemplari''. ''Durante il fascismo - ha detto - 'Acta Diurna', la rubrica vergata anonimamente da Guido Gonella sull'Osservatore Romano, era una lettura obbligata per chi volesse avere una informazione non solo di regime. Ed io stesso ricordo, in quegli anni cercavo l'Osservatore Romano''. Infine Ciampi ha ricordato la verve toscana di Gonella e, quanto alla difficoltà di confrontarsi con personaggi di tale statura, ha citato Pascal, la frase in cui dice che noi siamo dei nani che però possono salire sulle spalle dei giganti e quindi possono avere un orizzonte più ampio. Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Ancora una volta, e con grande determinazione, il Capo dello Stato interviene a sostegno del pluralismo e dell’imparzialità dell’informazione. Il Sindacato dei giornalisti riconosce nella massima autorità dello Stato il più autorevole interprete dell’art. 21 della Costituzione e della libertà di stampa Il riferimento preciso di Ciampi all’esigenza che una informazione ampia e responsabile è essenziale in una società democratica per formare una opinione pubblica critica e consapevole, rappresenta un monito che l’intera classe politica ed anche il mondo della comunicazione devono non solo ascoltare ma anche mettere in pratica. Purtroppo recenti vicende, come quella della Rai e delle decisioni assurde di un Consiglio di Amministrazione ormai totalmente delegittimato, danno un segno di quanto sia attuale il messaggio reiterato del Presidente della Repubblica. Sarà il Parlamento, mi auguro, ad esprimere una valutazione definitiva. Spetta però sia a tutta la maggioranza sia a tutta l’opposizione aiutare i Presidenti delle Camere a fare scelte che siano esterne alla logica della lottizzazione partitica. A guidare la Rai, in attesa che siano riformati i criteri di nomina del cda, devono essere personalità indipendenti, autorevoli, competenti. I giornalisti e tutti i lavoratori del servizio pubblico, ma soprattutto i cittadini italiani, hanno il diritto ad avere una Rai efficiente e i cui programmi siano di elevato standard qualitativo. Hanno anche il diritto ad avere una informazione, come dice Ciampi, pluralista e imparziale soprattutto nell’attuale delicatissima fase di crisi internazionale.”

@fnsisocial

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