La giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani ha deciso, all'unanimita', di assegnare il riconoscimento per l'anno 2007 alla memoria di Anna Politkovskaia, la giornalista russa uccisa sabato scorso a Mosca
L afferma un comunicato della giuria del premio cheche e' presieduta da Angela Terzani e di cui fanno parte Giulio Anselmi, Tony Capuozzo, Andrea Filippi, Ryszard Kapuscinski, Ettore Mo, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Paolo Rumiz. ''Chi e' pronto a pagare la denuncia di soprusi con la propria vita ha dichiarato Angela Terzani - dimostra di mettere l'etica al di sopra di ogni altro ragionamento. E' questo raro coraggio morale che la giuria intende mettere in luce, conferendo, senza concorso, il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani per l'anno 2007 alla memoria della giornalista russa Anna Politkovskaia, assassinata lo scorso 7 ottobre a Mosca''. Paolo Rumiz l'ha ricordata cosi': ''Un'energia immensa, professionalita' straordinaria in un corpo esile con occhi da bambina: questo era Anna Politkovskaia. Era sola di fronte a un mostro piu' grande di lei, rischiava ogni giorno ed era chiaro il mandante delle minacce che riceveva. Cio' che conta e' che l'esempio rimanga. Lei, russa, si batteva per i diritti dei Ceceni. Non si nascondeva dietro l'alibi dello scontro di civilta'. Una grande. Dovremmo dirle grazie''. La giuria del Premio, assieme ad altre istituzioni culturali in Italia e in Europa, si impegna a chiedere alle autorita' russe una rigorosa, credibile inchiesta sulla vicenda. La cerimonia di consegna del Premio Terzani, istituito dall'associazione culturale vicino/lontano di Udine, avverra' nella serata del 12 maggio 2007. A ritirarlo sara' invitato Dimitrij Muratov, direttore della Novaja Gazeta, il giornale su cui Anna Politkovskaia pubblicava le sue inchieste. Nel ciclo di confronti ''Identita' e differenza al tempo dei conflitti'', che si tengono a Udine in concomitanza con l'assegnazione del Premio, vicino/lontano dedichera' una giornata di studio al tema ''L'informazione tra ossequio e paura''. (ANSA) RUSSIA: IN CENTINAIA AI FUNERALI DELLA POLITOVSKAYA SUO GIORNALE OFFRE RICOMPENSA PARI AD 1 MLN DOLLARI PER TROVARE ASSASSINI Centinaia di giornalisti, attivistiper i diritti umani, diplomatici, amici, parenti e semplici cittadini si sono riuniti a Mosca per i funerali della giornalista Anna Politovskaya, uccisa sabato. A livello ufficiale, e' venuto soltanto il commissario del Cremlino per i diritti umani, Vladimir Lurkin. La folla ha sfilato davanti alla bara della giornalista nel cimitero Troyekurov, alla periferia di Mosca. Cerimonie funebri sono previste oggi anche a San Pietroburgo, Ekaterinburg negli Urali, e a Kiev in Ucraina. Intanto la rivista per cui lavorava la Politovskaya, Novaya Gazeta, ha offerto l'equivalente di un milione di dollari di ricompensa per chi trovera' i suoi assassini. ''Non rimangono piu' giornalisti come lei in Russia'', ha dichiarato il vice direttore della Gazeta Vitali Yaroshevski prendendo la parola al funerale. ''Questo e' un colpo alla liberta' di stampa'', ha aggiunto, ricordando la Politovskaya e' il terzo morto fra i giornalisti della Gazeta. Prima dei funerali, l'unione dei giornalisti russi ha scritto una lettera aperta al leader del Cremlino Vladimir Putin per chiedergli di seguire personalmente l'inchiesta sulla morte della loro collega. Il presidente russo e' intervenuto soltanto ieri sull'omicidio della giornalista, promettendo ''un'inchiesta obiettiva''. Al momento non sono stati resi noti sviluppi sull'inchiesta nell'assassino della giornalista, 48 anni, nota a livello internazionale per i suoi reportage sugli abusi in Cecenia e di critica alla politica del Cremlino. (Adnkronos) RUSSIA: MORTE GIORNALISTA, VERDI TEDESCHI BOICOTTANO PRANZO CON PUTIN In segno di protesta per l'assassinio di Anna Politkovskaya, su cui per giorni il presidente russo ha taciuto, alcuni deputati verdi tedeschi hanno annullato la loro partecipazione a un pranzo a Monaco in onore di Vladimir Putin, in visita in Germania. Invece di presenziare al pranzo, i Verdi hanno annunciato una cerimonia commemorativa per la giornalista uccisa sabato scorso a Mosca di fronte al Palazzo residenziale del capoluogo bavarese.(Adnkronos) RUSSIA: MORTE GIORNALISTA, MINISTRO OSSERVA MINUTO SILENZIO IN FINLANDIA Il ministro delle Risorse natrurali russo, Iuri Trutnev, ha osservato un minuto di silenzio ad Helsinki per rendere omaggio ad Anna Politkovskaia, la giornalista russa uccisa sabato a Mosca. Trutnev ha preso parte nella capitale finlandese ad una riunione sulle tematiche ambientali promossa dall'Unione Europea. Il commissario europeo all'Ambiente Stavros Dimas, il ministro dell'Ambiente finlandese Jan-Erik Enestam e il sottosegretario all'Ambiente della Germania, Matthias Machning, hanno partecipato alla breve cerimonia, accanto a Trutnev. Il funerale della cronista si e' svolto oggi a Mosca. Il minuto di silenzio e' stato chiesto da un giornalista di una televisione finlandese che, dopo aver preso la parola, ha invitato in inglese tutti i presenti, delegazioni accreditate e colleghi della stampa, ad alzarsi in piedi all'inizio di una conferenza stampa.(Adnkronos) RUSSIA: POLITKOVSKAIA; D'ALEMA,DA NOI NESSUNA OMISSIONE MA.. DOPO GUANTANAMO DIFFICILE CRITICARE RUSSIA SU DIRITTI UMANI Da parte del governo italiano non c'e' stato alcun ''comportamento omissivo'' sul caso della giornalista russa Anna Politkovskaia uccisa la scorsa settimana, anche perche' ha parlato l'Ue e ''la posizione europea e' chiara e condivisa'', ma dopo Guantanamo l'Occidente ''e' penalizzato a parlare di diritti umani'' e ''ha perso in parte la legittimita' per farlo''. E' quanto afferma in un colloquio con la Stampa il vice premier e ministro degli Esteri Massimo D'Alema, che ricorda come gia' ad Orvieto (al seminario sul partito democratico) egli abbia ricordato nel suo intervento il caso della cronista 'anti-Putin' assassinata a Mosca, anche se e' evidente che nelle critiche e nelle richieste di fare piena luce ''c'e' un problema di misura'', soprattutto ''sui temi delicati come quello dei rapporti con la Russia''. D'altra parte, osserva D'Alema, a Orvieto ''ho parlato del caso di Anna Politikovskaia per denunciarne la difficolta' a parlarne'' dopo Guantanamo: l'Occidente, e' la tesi del responsabile della Farnesina, ''ha perso in parte la legittimita' '' a parlare di diritti umani. Il vice premier ricorda a questo proposito un episodio del G8 di San Pietroburgo della scorsa estate: il suo omologo russo Serghei Lavrov, racconta D'Alema, replico' con toni molti duri a chi gli faceva notare la gravita' della situazione in Cecenia e chiedeva un cambiamento di rotta del Cremlino in proposito: ''Pensate a Guantanamo'', fu la risposta lapidaria del capo della diplomazia russa. Quell'episodio e' indicativo delle difficolta' che sta vivendo oggi l'Occidente: ''Dovremmo poter parlare ai russi della Cecenia'' anziche' ''sentirci in imbarazzo quando lo facciamo'', dice D'Alema. ''La durezza di Lavrov mi ha colpito. Qualche anno fa - osserva - sarebbe stata impensabile. Oggi purtroppo noi abbiamo meno forza'' e questo, conclude il ministro degli Esteri ''e' un dato di fatto''. (ANSA)