Il Pentagono giustifica e scagiona i militari americani che l'8 aprile spararono contro l'Hotel Palestine uccidendo due cronisti
I soldati americani che l'8 aprile spararono colpi di mortaio contro l'albergo dei giornalisti a Baghdad, uccidendo due cronisti - un cameraman spagnolo e un giornalista ucraino - non hanno commesso errori. Sono queste le conclusioni cui e' giunta un'inchiesta militare americana, secondo cui in base alle comunicazioni radio intercettate dall'intelligence americana, un cecchino si sarebbe trovato sul tetto dell'Hotel Palestine, quello dei giornalisti. La situazione era molto confusa, hanno indicato fonti del Pentagono commentando il rapporto. Centinaia di persone stavano combattendo, mentre un cecchino sparava da uno dei tetti contro le forze americane che proprio in quel momento stavano giungendo nel centro di Baghdad. I soldati -e' stato precisato- avevano forti ragioni di temere che forze nemiche stessero usando l'albergo per sparare contro di loro. I membri della Terza Divisione di Fanteria - hanno aggiunto le fonti - hanno aperto il fuoco contro quello che ritenevano un cecchino posizionato su una terrazza del Palestine, il pincipale albergo usato dai corrispondenti di guerra a Baghdad. Nel rapporto si afferma inoltre che i militari non sapevano che l'hotel ospitasse principalmente giornalisti. L'ultima versione dell'incidente non contraddice la sostanza della versione data a caldo dai comandi Usa, secondo cui i soldati della Terza Divisione erano stati attaccati da forze nemiche da un edificio nelle vicinanze dell'hotel. Gia' poche ore dopo il dramma il segretario di stato americano Colin Powell, in una lettera inviata alla collega spagnola Ana Palacio, aveva difeso la decisione delle forze Usa di sparare a Baghdad, con una cannonata di un carro armato, contro il Palestine. ''Il nostro riesame dei fatti dell'8 aprile indica che l'uso della forza era giustificato e che la quantita' di forza usata era proporzionata alla minaccia contro le forze Usa - affermava il messaggio di Powell - le nostre forze avevano risposto a fuoco ostile che sembrava giungere da una localita' poi identificata come il Palestine Hotel''. I giornalisti presenti nell'albergo hanno sempre negato che colpi fossero stati sparati contro le forze Usa. (ANSA).