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Editoria 21 Mag 2008

Il mito Woodward lascia il Washington Post Gola profonda addio; è uno dei cento prepensionati

Un mito del giornalismo americano lascia il giornale con cui è entrato nella storia: Bob Woodward, che con il collega Carl Bernstein scoprì lo scandalo Watergate e provocò la caduta di Richard Nixon, ha accettato di andare in pensione dal Washington Post.

Un mito del giornalismo americano lascia il giornale con cui è entrato nella storia: Bob Woodward, che con il collega Carl Bernstein scoprì lo scandalo Watergate e provocò la caduta di Richard Nixon, ha accettato di andare in pensione dal Washington Post.

Gola Profonda addio, rivela il giornale on line Politico.com. L'ex segugio di 'Tutti Gli Uomini del Presidente' lascerà i ruoli paga del quotidiano assieme ad altri cento veterani della carta stampata che hanno accettato il piano di pre-pensionamenti entro cui potrebbe venir coinvolto a breve anche il direttore del quotidiano controllato dalla famiglia Graham, Leonard Downie. Woodward, che ha 65 anni, è stato per decenni la firma più celebre del quotidiano della capitale e forse in assoluto il più famoso giornalista investigativo d'America. Era entrato al Washington Post nel 1971 come cronista e due anni dopo con Carl Bernstein aveva fatto lo scoop storico trasformando, grazie alle soffiate di 'Gola Profonda' (l'alto funzionario dell'Fbi Mark Felt) lo ''scasso di terz'ordine'' al quartier generale del partito democratico nel complesso del Watergate in uno scandalo politico di proporzioni epocali che portò nel 1974 alla caduta del presidente Richard Nixon. Al Washington Post, da cui a metà 2006 aveva accettato una drastica riduzione di stipendio - 10 mila dollari all'anno rispetto ai 180 mila del salario da vice-direttore, e si sta trattando adesso su quale cifra costruire lo scivolo per la buonuscita - Woodward non sarà ricordato con rimpianto. Tre anni fa il corpo redazionale gli aveva fatto la guerra quando si era scoperto che per mesi e mesi aveva tenuto nel cassetto i segreti del Cia-gate, lo scandalo sullo smascheramento della spia della Cia Valerie Plame ad opera di 'gole profonde' dell'amministrazione Bush. La vicenda Cia-gate aveva puntato i riflettori sulla metamorfosi di Woodward, da Don Chisciotte dell'informazione a ''giornalista dell'accesso, un insider dei palazzi'', ha commentato Jay Rosen, professore di giornalismo alla New York University. Al giornale l'esperto di media Howard Kurtz aveva fatto le bucce all'accordo che aveva consentito fino ad allora al famoso reporter di restare nei ruoli del quotidiano mentre scriveva best-seller sulle istituzioni di Washington (l'ultimo, in preparazione in questi giorni, sul presidente George W. Bush e la guerra in Iraq) nella sua bella casa di Georgetown: best-seller di cui il 'Washington Post' mandava in stampa estratti con significativo rilancio pubblicitario alla vigilia della libreria. (ANSA)

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