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Giudiziaria 10 Feb 2006

Il giudice lo reintegra ma l'editore di "Italia Oggi" lo lascia fuori: l'incredibile vicenda del collega Ugo degli Innocenti, disoccupato

Pubblichiamo volentieri una serie di prese di posizione, interrogazioni parlamentari, interventi degli organismi della categoria, lanciate da varie agenzie di stampa sul caso del collega Ugo degli Innocenti, disoccupato, e non reintegrato sul posto di lavoro nonostante avesse vinto una causa contro il quotidiano Italia Oggi. Ecco l'incredibile vicenda del collega al quale va anche la solidarietà della redazione del sito della Fnsi.

Pubblichiamo volentieri una serie di prese di posizione, interrogazioni parlamentari, interventi degli organismi della categoria, lanciate da varie agenzie di stampa sul caso del collega Ugo degli Innocenti, disoccupato, e non reintegrato sul posto di lavoro nonostante avesse vinto una causa contro il quotidiano Italia Oggi. Ecco l'incredibile vicenda del collega al quale va anche la solidarietà della redazione del sito della Fnsi.

martedì, 29 novembre 2005 (.DIRE) - ROMA- L'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti del direttore ed editore di Italia Oggi (Gruppo Class), Paolo Panerai, per la mancata attuazione dell'ordine di reintegrare in servizio il giornalista Ugo Degl'Innocenti, cosi' come stabilito da una sentenza del Tribunale di Milano del 22 luglio scorso. Con l'avviso disciplinare, inviato anche alla Procura generale della Repubblica di Milano, il presidente dell'Ordine della Lombardia, Franco Abruzzo, ha chiesto al direttore ed editore del quotidiano giuridico, economico e politico - nonche' fondatore, azionista di maggioranza, vicepresidente e amministratore delegato di Class Editori Spa - chiarimenti sulla vicenda. A fare intervenire l'Ordine lombardo era stato il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, il quale aveva scritto all'editore e direttore di Italia Oggi, anche a nome dell'Associazione lombarda dei Giornalisti, chiedendo di voler provvedere con la massima sollecitudine al reintegro del collega. La sentenza, giunta dopo oltre tre anni di udienze, aveva annullato il licenziamento per insubordinazione comunicato dalla societa' ItaliaOggi-Erinne Srl al giornalista Degl'Innocenti nel novembre 2001. Il giudice del lavoro, Leonardo Gargiulo, aveva annullato tutte le sanzioni disciplinari e il licenziamento, aveva ordinato la reintegrazione del giornalista nel posto di lavoro, condannando l'azienda al risarcimento sia per la perdita della retribuzione sia per la dequalificazione e per il danno alla salute da lui subito. A quasi quattro mesi dalla sentenza, pero', nessuna reintegrazione e' avvenuta. (Com/Dim/ Dire) Dagospia da L'espresso Riservato del 26/1/2006 6 - VE LA FO VEDERE IO! "Se divento sindaco studierò cosa fare contro i datori di lavoro che se ne fregano delle sentenze della magistratura che ordinano la riassunzione di chi è stato licenziato ingiustamente". La promessa è di Dario Fo, tra i candidati a primo cittadino di Milano espressi dall'Unione. Secondo i consiglieri del famoso uomo di teatro e premio Nobel, impedire il ritorno al lavoro di un licenziato significa, tra l'altro, privare gli enti locali delle tasse prelevabili dal suo stipendio. (Dario Fo-da Lapresse) Su questa base stanno studiando la possibilità di citare in giudizio i datori di lavoro sordi alle pronunzie del magistrato del lavoro, chiedere loro i danni e togliere eventuali finanziamenti pubblici. L'interesse di Fo per questo argomento è nato dall'apprendere che il quotidiano milanese 'Italia Oggi' si rifiuta di dar seguito a una sentenza emessa lo scorso luglio a favore del giornalista Ugo Degl'Innocenti, ingiustamente licenziato più di quattro anni fa. Fo si chiede: "Com'è possibile che un giornale che si comporta così continui a incassare milioni di euro di sovvenzioni pubbliche per la stampa?". (G.N.) Apc-EDITORIA/ GIULIETTI E LABELLARTE: NO AIUTI A CHI E' CONTRO REGOLE _Italiaoggi non reintegra giornalista licenziato ingiustamente Roma, 23 gen. (Apcom) - Lo Stato finanzia con milioni di euro anche gli editori che non rispettano le regole della convivenza democratica. Lo denunciano Gerardo Labellarte (Rosa nel pugno) al Senato e da Giuseppe Giulietti (Ds) in interrogazioni presentate alla Camera. I parlamentari si sono rivolti al Presidente del Consiglio "dopo aver appreso che tra i beneficiari delle provvidenze erogate dal Dipartimento Editoria e Informazione c'è anche il quotidiano economico ItaliaOggi che ha ricevuto negli ultimi tre anni, come anche nei precedenti, un contributo superiore a 5 milioni di euro. Il quotidiano diretto da Paolo Panerai, controllato da una cooperativa e partecipato da Class Editori, da più di sei mesi non ottempera alla sentenza della magistratura che ordina il reintegro nel posto di lavoro di un giornalista ingiustamente licenziato più di quattro anni fa. Il 22 luglio 2005 la Società editrice Italia Oggi Editori- Erinne Srl veniva condannata dal Tribunale del lavoro di Milano, con sentenza immediatamente esecutiva, nella causa intentata dal giornalista Ugo Degl'Innocenti". "Il Tribunale - si legge ancora - ordinava l'immediato reintegro nel posto di lavoro del giornalista, nonché il pagamento di tutti gli stipendi arretrati e il risarcimento dei danni da dequalificazione professionale subiti". Giulietti e Labellarte fanno notare che "la Società non ha neanche avviato alcun contatto col ricorrente, nonostante le sollecitazioni dell' Associazione Lombarda dei Giornalisti e della FNSI e nonostante sia stato avviato un procedimento disciplinare nei confronti del Direttore responsabile, da parte del Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia". I parlamentari chiedono quindi di "sapere se nel processo di ammissione alle erogazioni a sostegno dell'editoria, non si ritenga di dover subordinare tali erogazioni anche alla verifica del rispetto, da parte dei beneficiari, sia delle regole in materia di legislazione del lavoro sia delle disposizioni di altri Organi istituzionali, come, ad esempio, la Magistratura, in quanto appare giuridicamente ed eticamente assurdo che ottenga un sostegno dallo Stato chi dimostra di non riconoscere e rispettare le istituzioni e le norme legislative dello Stato stesso". Red/Pol _231523 jan BXP ZCZC0608/SXA WPP10217 R POL S0A QBXB EDITORIA: GIULIETTI E LABELLARTE, SOLDI A CHI VIOLA NORME (ANSA) - ROMA, 23 gen - Lo Stato finanzia con milioni di euro anche gli editori che non rispettano le regole della convivenza democratica. E' quanto affermano le interrogazioni presentate da Gerardo Labellarte (Rosa nel pugno) al Senato e da Giuseppe Giulietti (Ds) alla Camera. I parlamentari si sono rivolti al Presidente del Consiglio dopo aver appreso che tra i beneficiari delle provvidenze erogate dal Dipartimento Editoria e Informazione c'e' anche il quotidiano economico ''ItaliaOggi'' che ha ricevuto negli ultimi tre anni, ''come anche nei precedenti, un contributo superiore a 5 milioni di euro. Il quotidiano diretto da Paolo Panerai, controllato da una cooperativa e partecipato da Class Editori - affermano i due parlamentari - da piu' di sei mesi non ottempera la sentenza della magistratura che ordina il reintegro nel posto di lavoro di un giornalista ingiustamente licenziato piu' di quattro anni fa. Il 22 luglio 2005 la Societa' editrice 'Italia Oggi Editori'- Erinne Srl - si legge in una nota - veniva condannata dal Tribunale del lavoro di Milano, con sentenza immediatamente esecutiva, nella causa intentata dal giornalista Ugo Degl'Innocenti. Il Tribunale ordinava l'immediato reintegro nel posto di lavoro del giornalista, nonche' il pagamento di tutti gli stipendi arretrati e il risarcimento dei danni da dequalificazione professionale subiti''. Giulietti e Labellarte fanno notare che la Societa' non ha neanche avviato alcun contatto col ricorrente, nonostante le sollecitazioni dell' Associazione Lombarda dei Giornalisti e della FNSI e nonostante sia stato avviato un procedimento disciplinare nei confronti del Direttore responsabile, da parte del Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia. I due esponenti del centrosinistra, chiedono quindi di ''sapere se nel processo di ammissione alle erogazioni a sostegno dell'editoria, non si ritenga di dover subordinare tali erogazioni anche alla verifica del rispetto, da parte dei beneficiari, sia delle regole in materia di legislazione del lavoro sia delle disposizioni di altri Organi istituzionali, come, ad esempio, la Magistratura, in quanto appare giuridicamente ed eticamente assurdo che ottenga un sostegno dallo Stato chi dimostra di non riconoscere e rispettare le istituzioni e le norme legislative dello Stato stesso''. (ANSA). CP 23-GEN-06 16:02 NNNN Da:: Giornalisti Oggi Data:: Gio Feb 2, 2006 11:28 am Oggetto:: IL CASO ITALIAOGGI/ I giovani legali italiani: "Si deve sempre dar seguito alle sentenze della Magistratura". Solidarietà al giornalista ingiustamente licenziato Non si può non ottemperare a una sentenza della Magistratura. E’ quanto affermano i giovani legali dell’Associazione Nazionale Praticanti e Avvocati, i quali condividono lo spirito dell’interrogazione indirizzata al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sul caso ItaliaOggi ed esprimono solidarietà al giornalista Ugo Degl’Innocenti, licenziato ingiustamente più di quattro anni fa dal quotidiano economico e giuridico diretto da Paolo Panerai (Class Editori). "Pur non volendo entrare nelle problematiche di carattere specificatamente legale – afferma il VicePresidente dell’Anpa, Avv. Maria Gualdini - riguardante il licenziamento del Giornalista Ugo Degl’Innocenti da parte del quotidiano "Italia Oggi" e la successiva sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano, concordiamo con la relativa recente interrogazione parlamentare del Senatore Gerardo Labellarte e dell’ Onorevole Giuseppe Giulietti". "Nel solidarizzare con il Giornalista Ugo Degl’Innocenti, crediamo che in linea generale si debba sempre dare seguito alle sentenze della Magistratura e che si debba sempre garantire ad ogni professionista il diritto a svolgere il proprio compito di informazione per la pubblica opinione". La presa di posizione dell’Anpa, espressione dei sessantamila giovani legali che esercitano su tutto il territorio nazionale, segue di pochi giorni l’interrogazione dei parlamentari Giulietti (Ds) e Labellarte (Rosa nel pugno) che si sono rivolti al Presidente del Consiglio dopo aver appreso che tra i beneficiari delle provvidenze erogate dal Dipartimento Editoria e Informazione c'è anche il quotidiano economico e giuridico ItaliaOggi che ottiene circa cinque milioni di euro di contributi l’anno, in quanto controllato da una cooperativa, ma da più di sei mesi non ottempera alla sentenza della magistratura che ordina il reintegro nel posto di lavoro del giornalista Degl’Innocenti. I due esponenti del centrosinistra hanno chiesto quindi a Berlusconi di "sapere se nel processo di ammissione alle erogazioni a sostegno dell'editoria, non si ritenga di dover subordinare tali erogazioni anche alla verifica del rispetto, da parte dei beneficiari, sia delle regole in materia di legislazione del lavoro sia delle disposizioni di altri Organi istituzionali, come, ad esempio, la Magistratura, in quanto appare giuridicamente ed eticamente assurdo che ottenga un sostegno dallo Stato chi dimostra di non riconoscere e rispettarele istituzioni e le norme legislative dello Stato stesso".

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