"Il Gazzettino" denunciato per comportamento antisindacale
un pacchetto di 10 giorni di sciopero
COMUNICATO CONGIUNTO FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA SINDACATO GIORNALISTI DEL VENETO ASSOCIAZIONE VENEZIANA DELLA STAMPA COMITATO DI REDAZIONE DEL GAZZETTINO 24 maggio 2002 - Il Sindacato giornalisti del Veneto e l'Associazione veneziana della stampa hanno annunciato il ricorso al Giudice del lavoro per comportamento anti-sindacale nei confronti dell'Editoriale Il Gazzettino S.p.a., in relazione ai comportamenti tenuti di recente dall'Azienda lesivi del ruolo del sindacato. In particolare, il riferimento è al rifiuto del direttore del Gazzettino, Luigi Bacialli, di pubblicare il comunicato ai lettori richiesto dal CdR - ex. art.34 del contratto nazionale di lavoro - dopo gli scioperi del 16 e 17 maggio proclamati contro il metodo anti-sindacale dell'Azienda, la violazione degli accordi e i tagli e gli interventi immotivati contenuti nelle linee guida del piano editoriale. Oggi a Venezia, nel corso della riunione del Direttivo regionale del Sindacato giornalisti del Veneto, il Segretario nazionale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, ha duramente criticato il comportamento aziendale, giudicato "lesivo di corrette relazioni sindacali". "Gli errori manageriali - ha detto Serventi - rischiano di mettere in discussione il futuro di un grande giornale che non ha certo bisogno di atti incoerenti e degli insulti alla redazione, ma di una linea di costruttivo sviluppo di cui, al momento, non c'è alcuna traccia". L'Assemblea dei giornalisti del Gazzettino ribadisce all'unanimità il sostegno alla linea del Cdr ed esprime ai rappresentanti sindacali piena solidarietà di fronte ai continui attacchi e tentativi di delegittimazione da parte dell'Azienda. L'Assemblea respinge in blocco comportamenti e metodo adottati dall'Azienda sulle linee guida del piano editoriale e le ritiene inaccettabili anche nei contenuti. Le giudica infatti un insieme confuso e contraddittorio di tagli alla cieca e di interventi di smantellamento di pezzi importanti del giornale il cui unico risultato non potrà che essere un ulteriore arretramento della presenza del Gazzettino nel territorio, in linea con tutte le scelte editoriali e organizzative sbagliate operate dall'autunno scorso in poi da questa Azienda e da questa Direzione. Ritiene inaccettabile poi che non sia stata prioritariamente fornita la minima informazione sulla reale situazione economica dell'Azienda e del gruppo tale da motivare misure e interventi della portata di quelli delineati, attraverso i quali si mettono concretamente in pericolo la Testata e l'autonomia professionale e la libertà dei giornalisti. Dello sviluppo tanto sbandierato dall'attuale maggioranza proprietaria non c'è la minima traccia: tali non possono essere definiti, a pena del ridicolo, l'ampliamento dei corrispondenti a Verona, Trento, Trieste e l'oscura "nuova rete logistica" a livello europeo. Il primo problema del Gazzettino, oggi, è la marcata e inarrestabile perdita di copie direttamente imputabile al modello di giornale imposti da Direzione e Azienda. L'ASSEMBLEA CHIEDE - che il corpo redazionale, attraverso il Cdr, venga dettagliatamente informato sulla situazione economica della testata e del gruppo; - il ripristino di corrette relazioni sindacali come presupposto indispensabile per il prosieguo di qualunque trattativa; L'ASSEMBLEA AFFIDA - al Cdr un pacchetto di dieci giorni di sciopero e gli dà mandato di organizzare un'assemblea sulla situazione del Gazzettino con il segretario nazionale della Fnsi; di promuovere iniziative di informazione e incontri pubblici con il mondo politico, la società civile e le categorie economiche di Veneto e Friuli Venezia Giulia; di attivare adeguate azioni di sensibilizzazione nei confronti della proprietà. Tutte le decisioni sono state prese all'unanimità (118 votanti).