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Giudiziaria 25 Nov 2011

Il cronista minacciato: "Fatta luce sulle intimidazioni"

"Intendo rivolgere il più vivo ringraziamento all'Arma dei carabinieri, in particolare alla Compagnia ed alla Stazione di Vibo Valentia, ed alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, nelle persone del pm Giampaolo Boninsegna e del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, che all'epilogo dell'indagine denominata "Ragno" hanno fatto luce sul coacervo di intimidazioni che, tra gli altri, hanno colpito anche il sottoscritto". Lo ha detto Pietro Comito, giornalista e caposervizio di "Calabria Ora", in merito all'operazione "Ragno".

"Intendo rivolgere il più vivo ringraziamento all'Arma dei carabinieri, in particolare alla Compagnia ed alla Stazione di Vibo Valentia, ed alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, nelle persone del pm Giampaolo Boninsegna e del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, che all'epilogo dell'indagine denominata "Ragno" hanno fatto luce sul coacervo di intimidazioni che, tra gli altri, hanno colpito anche il sottoscritto". Lo ha detto Pietro Comito, giornalista e caposervizio di "Calabria Ora", in merito all'operazione "Ragno".

Nel corso delle indagini si è fatta luce anche sulle lettere minatorie fatte recapitare ai giornalisti Antonino Lopreiato della Gazzetta del Sud e alla parlamentare del Fli, Angela Napoli. "L'esito di questa attività – continua - dimostra quanto siano importanti l'impegno e la denuncia in una zona apparentemente franca del Vibonese, dove negli anni sono stati proprio la sfiducia ed il senso di rassegnazione della comunità ad alimentare il potere mafioso, producendo altresì un diffuso sentimento di giustizia fai da te, al di fuori delle regole della civile convivenza, come dimostrano alcuni tra i fatti di sangue più eclatanti della cronaca recente, che pregiudica la crescita di una provincia dalle risorse umane e paesaggistiche straordinarie". (Catanzaro, 25 novembre - AGI)

 

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