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Fnsi 29 Nov 2002

Il Coordinamento dei Precari Rai della Sicilia esprime forte preoccupazione per il futuro assestamento delle redazioni di Palermo e Catania

Il Coordinamento dei Precari Rai della Sicilia esprime forte preoccupazione per il futuro assestamento delle redazioni di Palermo e Catania

Il Coordinamento dei Precari Rai della Sicilia esprime forte preoccupazione per il futuro assestamento delle redazioni di Palermo e Catania

Palermo,27 novembre 2002 Il Coordinamento dei giornalisti precari della Rai Siciliana esprime forte preoccupazione per il futuro assestamento delle redazioni di Palermo e Catania, dopo un lungo periodo in cui si è interrotto, di fatto, il dialogo tra il Comitato di Redazione e il Capo Redattore. Ritiene a questo proposito necessario ricordare la funzione imprescindibile di controllo che il CdR opera ai sensi dell’Art.34 del CLNG, funzione che non è stata presa in considerazione visto che sono state operate scelte, talune fatte senza valida motivazione, che scoraggiano tutti e penalizzano alcuni, creando un clima di forte tensione, aggravato anche dall’incertezza generale in cui versa la RAI. Il Coordinamento dei giornalisti precari, riunitosi il 19 novembre scorso, SOLLECITA, pertanto, il nuovo CdR della sede regionale Siciliana a farsi carico, in tutte le sedi, dei diritti e delle richieste dei colleghi precari: 1) Divieto di ampliare il cosiddetto BACINO dei precari, se non in casi eccezionali e debitamente motivati. I molti contratti a termine, stipulati a colleghi esterni, minano seriamente la possibilità di assunzioni a tempo indeterminato e le occasioni di lavoro anche per periodi limitati. 2) Determinazione certa e non DISCREZIONALE della pausa tra un contratto ed un altro: la legge prevede tempi brevi e non intervalli di mesi. In base al decreto legislativo 6/9/01 numero 368, che ha modificato la regolamentazione legislativa dei contratti a termine, l’intervallo che deve intercorrere tra un contratto a termine e l’altro è di dieci giorni, ovvero di venti giorni, a seconda che il contratto sia di durata fino a sei mesi o sia superiore. 3) MOBILITA’ INTERNA. La redazione è unica. Non esiste differenza tra giornalisti precari e assunti a tempo indeterminato che lavorano nella redazione del telegiornale, in quella del settimanale, Mediterraneo e RaiMed. Il giornalista deve essere chiamato a lavorare al TG, sia al magazine della testata regionale, sia per confezionare i programmi in onda sul canale satellitare RaiMed. 4) MOBILITA’. L’Azienda editoriale è unica. Non si possono discriminare i precari che sono stati assunti a tempo determinato in altre testate giornalistiche della stessa Azienda. Con gli ultimi nuovi ingressi, che allargano il BACINO del precariato, chi ha lavorato anche in altre sedi RAI, pur offrendo la propria disponibilità a lavorare in Sicilia, resta in stato di disoccupazione. 5) Regole sindacali. Serve una tutela per tutti. E’ necessario che il CdR sia in contatto continuo con il rappresentante del Coordinamento dei precari (Alessandra Pinello) per cercare di pianificare i contratti a termine, evitando le scelte, eccessivamente discrezionali dei Capi Redattori. Il Coordinamento dei giornalisti precari della Sicilia chiede, con forza, dunque, l’impegno del CdR nella tutela del lavoro in RAI.

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