Nel dicembre 2008, la Poligrafici Editoriale ed il Sindacato dei giornalisti firmarono un accordo, poi ratificato al Ministero del Lavoro, per l'attuazione dello stato di crisi nel biennio 2009-2010. Tale accordo prevede la assoluta volontarietà da parte dei giornalisti di accedere al pensionamento o al prepensionamento. Oggi, invece, l'Azienda, mentre continua a beneficiare della legge 416 per gli stati di crisi, che ha permesso allo stesso Gruppo di collocare in pensione decine di giornalisti, ha deciso in violazione agli accordi sottoscritti in sede ministeriale di troncare il rapporto di lavoro con un collega che non ha nemmeno raggiunto i requisiti previsti dalla legge.
Il Coordinamento interpreta questo fatto come un pericoloso precedente che non può non preoccupare ogni singolo giornalista del Gruppo. Si tratta inoltre di un ulteriore elemento di deterioramento delle relazioni sindacali all'interno della Poligrafici, un episodio che non potrà non riflettersi su tutti i punti di criticità che ancora pesano sulla gestione dei giornali.
Il Coordinamento dei Cdr chiede pertanto all'Azienda di recedere dalla posizione assunta e di instaurare un più corretto rapporto con le redazioni, a cominciare dal rispetto degli accordi che essa stessa ha sottoscritto.
Il Coordinamento dei CdR di Quotidano Nazionale, La Nazione, Il Giorno, il Resto del Carlino
Fnsi: illegittimo il licenziamento del Vice direttore de Il Giorno
“Il licenziamento del Vice direttore de Il Giorno, Giulio Giuzzi, da parte della Poligrafici Editoriale non può essere condiviso dal Sindacato dei Giornalisti, sia perché l’azienda viola le norme contrattuali, sia perché vengono ignorati gli stessi patti aziendali. L’interruzione traumatica del rapporto di lavoro con il collega Giuzzi, al quale va tutta la solidarietà della Fnsi, appare pretestuosa e arriva, da parte della Poligrafici Editoriale, dopo aver tentato di svuotare il rapporto professionale in vigore. Il sindacato dei Giornalisti sarà al fianco del collega e sostiene il comitato di redazione della Poligrafici perché, onde evitare ulteriori atti, l’azienda voglia ritornare sui suoi passi e riprendere il corretto rapporto con le redazioni e con il Sindacato che faticosamente negli ultimi due anni si è cercato di rimettere in moto”.