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Uffici Stampa 27 Ott 2010

Il Consiglio regionale della Toscana sospende l'agenzia di stampa L'assemblea dei giornalisti proclama lo stato d'agitazione e affida al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero Giovanni Rossi (Fnsi): "Scelta fatta con modalità che hanno dell

Un colpo di mano di inaudita gravità, che in un sol colpo rappresenta una inattesa violazione sia delle leggi sulla stampa che delle relazioni con i sindacati e gli ordini professionali di cui la Regione Toscana si è sempre fatta giustamente un vanto. Così i Presidenti dell'Associazione Stampa Toscana, Paolo Ciampi, e dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana, Carlo Bartoli, giudicano la legge approvata dal Consiglio regionale della Toscana che "sospende" l'Agenzia di informazione del Consiglio regionale

Un colpo di mano di inaudita gravità, che in un sol colpo rappresenta una inattesa violazione sia delle leggi sulla stampa che delle relazioni con i sindacati e gli ordini professionali di cui la Regione Toscana si è sempre fatta giustamente un vanto. Così i Presidenti dell'Associazione Stampa Toscana, Paolo Ciampi, e dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana, Carlo Bartoli, giudicano la legge approvata dal Consiglio regionale della Toscana che "sospende" l'Agenzia di informazione del Consiglio regionale

Un provvedimento che azzera il lavoro di intere legislature per approdare a un assetto dell'informazione regionale rispettoso del diritto dei cittadini - garantito anche dallo Statuto - a essere informati e di riconoscere e valorizzare pienamente il lavoro dei giornalisti, ma soprattutto un provvedimento che non si esita a definire scandaloso per i tempi e le procedure con cui è stata adottato. Non è, infatti, ammissibile che una decisione così importante sia stata presa nel chiuso dell'ufficio di Presidenza, senza le forme di consultazione previste dalla legge. Una legge, del resto, che è arrivata al voto in maniera clandestina e che non si è nemmeno voluto leggere e discutere in aula. In questa cornice Associazione Stampa e Ordine dei Giornalisti chiedono un immediato incontro con il Presidente Alberto Monaci e l'Ufficio di Presidenza. Per i giornalisti toscani sarebbe gravissimo che si tentasse di contrabbandare con ragioni di "razionalizzazione economica" un provvedimento che non ha niente a che vedere con i conti pubblici e pare, invece, rimandare a concezioni che si sperava superate del lavoro giornalistico nella pubblica amministrazione. Dispiace che nessuna voce si sia levata nel Consiglio anche per difendere quei principi della libertà di informazione che trovano un loro fondamento anche nel riconoscimento del ruolo di un Direttore, i cui diritti e doveri non possono essere assolutamente equiparati a quelle di un dirigente regionale.

GIOVANNI ROSSI (FNSI): "SCELTA FATTA CON MODALITA' CHE HANNO DELL'INCREDIBILE. LA REGIONE DISCUTA CON LE RAPPRESENTANZE SINDACALI E PROFESSIONALI DEI GIORNALISTI"

La decisione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Toscana di rivedere in modo unilaterale la scelta di dar vita all'Agenzia di informazione per sostituirla con un Ufficio stampa "provvisorio" la cui responsabilità potrebbe anche essere affidata ad un dirigente regionale, ancorchè iscritto all'Ordine dei giornalisti, lascia esterefatti. A quanto ci è dato sapere ciò è avvenuto al di fuori di un confronto con gli organismi di categoria che, invece, erano stati attivi protagonisti della scelta che aveva portato alla nascita della Agenzie ed al pieno riconoscimento professionale e contrattuale dei giornalisti che vi lavorano. Il Dipartimento Uffici stampa della Fnsi segue con grande attenzione gli sviluppi della vicenda ed esprime vicinanza e solidarietà al Sindacato ed all'Ordine regionali che hanno prontamente protestato per quanto avvenuto. La Fnsi rinnova la proprio disponibilità ad un confronto a tutto campo con gli organi di rappresenanza delle Regioni italiane con l'obiettivo di contribuire alla definizione di un orientamento comune che abbia come cardini irrinunciabili il diritto dei cittadini ad una informazione pubblica trasparente ed equilibrata e quello dei giornalisti al pieno riconoscimento professionale e contrattuale.

Giovanni Rossi segretario generale aggiunto e Responsabile del Dipartimento Uffici stampa della Federazione nazionale della stampa italiana

INFORMAZIONE, CAMBIA L'ORGANIZZAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA

Una legge dell'Ufficio di Presidenza, che prevede disposizioni transitorie, è stata approvata all'unanimità con 43 voti a favore, nessun astenuto, nessun voto contrario. Così l'aula di Palazzo Panciatichi ha approvato le "Disposizioni transitorie per lo svolgimento delle attività di informazione del Consiglio regionale", il testo di legge messo a punto "con unanime convinzione", come detto dal Presidente Alberto Monaci, dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio. Quest'ultimo ha deciso di rivedere l'organizzazione delle attività di informazione dell'organo legislativo toscano, anche attraverso la modifica della legge 43/2006, che ha istituito le Agenzie per l'informazione, rispettivamente, di Giunta e Consiglio. Nell'attesa della revisione normativa si apre una "fase transitoria" disciplinata con norme "di eccezione", contenute nella legge approvata in aula. Qui si chiarisce che l'Ufficio di Presidenza ha deciso di non procedere alla nomina del nuovo Direttore dell'Agenzia del Consiglio per "non pregiudicare le possibili diverse scelte organizzative che potranno essere assunte con la riforma". La scadenza contrattuale del Direttore in carica, Piero Meucci, era, infatti, correlata all'avvio della nuova legislatura. La "fase transitoria" che si apre dovrà essere necessariamente "molto breve": si prevede la sospensione, a partire dal 1° novembre, dell'attività dell'Agenzia del Consiglio e il momentaneo affidamento delle funzioni di informazione ad un "Ufficio stampa" di carattere provvisorio. I giornalisti dell'Agenzia saranno assegnati a questo Ufficio senza variazione delle prerogative professionali e contrattuali. Alla guida dell'Ufficio stampa vi sarà un coordinatore individuato dall'Ufficio di Presidenza, che si assumerà anche la responsabilità della direzione delle pubblicazioni ai sensi della legge sulla stampa. Il Coordinatore sarà scelto tra i giornalisti con la qualifica di caposervizio o fra i dirigenti del Consiglio iscritti all'albo dei giornalisti. L'indennità corrisposta al nuovo Coordinatore sarà quella di caporedattore se si tratta di uno dei capiservizio già in forza alla redazione; se invece il coordinamento andrà a un dirigente, non è prevista alcuna indennità aggiuntiva. Al termine del periodo transitorio così disciplinato, sarà individuata la struttura a cui affidare lo svolgimento delle attività di informazione del Consiglio regionale.

CDR TOSCANA NOTIZIE; SCONCERTA SCELTA CONSIGLIO

«Una scelta che sconcerta, soprattutto per l'assenza di qualsiasi confronto preliminare con le parti sindacali che ha dell'imbarazzante». Lo afferma, in una nota, il Cdr dell'agenzia di informazione della Giunta regionale "'Toscana Notizie" in merito «alla 'sospensione' dell'agenzia di informazione del Consiglio regionale», approvato oggi dall'Assemblea toscana. Il Cdr ricorda come «con un colpo di mano, l'agenzia di informazione del Consiglio regionale è stata di fatto 'sospesà e l'applicazione per il futuro del contratto giornalistico ai suoi dipendenti messo in seria discussione». Secondo il comitato di redazione «quello che è successo oggi in aula cancella un lavoro lungo quasi venti anni, che nel 2006 ha visto ultima la Regione Toscana applicare ai suoi giornalisti il contratto giornalistico. Con quella legge - prosegue la nota - è stato riconosciuto un diritto dovuto ai giornalisti dell'agenzia, ma l'applicazione del contratto giornalistico e la nascita di un'agenzia è anche un'opportunità per le istituzioni, che devono informare in modo corretto e trasparente, e una garanzia per i cittadini che devono essere informati». Il Cdr di Toscana Notizie chiede all'Associazione Stampa e all'Ordine dei Giornalisti della Toscana di farsi portavoce di un incontro urgente con il presidente del Consiglio regionale Alberto Monaci per chiarire la vicenza e il futuro dei giornalisti e dell'attività di informazione del Consiglio regionale. (ANSA)

STATO D'AGITAZIONE DEI GIORNALISTI DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA: AFFIDATI AL CDR CINQUE GIORNI DI SCIOPERO

L'assemblea dei redattori dell'Agenzia d'informazione del Consiglio regionale, preso atto della legge approvata ieri sera che dal 1° novembre sospenderà l'attività dell'Agenzia stessa, all'unanimità:
-  esprime sconcerto e preoccupazione per una decisione presa in maniera unilaterale che, interrompendo l'attività dell'Agenzia, di fatto sopprime una realtà che era il punto d'arrivo di un articolato e condiviso percorso quasi ventennale;
-  stigmatizza il metodo adottato dall'Ufficio di Presidenza che ha portato in Aula un testo "blindato" il cui contenuto è rimasto segreto fino alla votazione, violando le preventive procedure di confronto e la concertazione con le organizzazioni sindacali e di base peraltro prevista dalla normativa in vigore;
-  esprime preoccupazione di fronte ad una annunciata ma non meglio precisata riorganizzazione del servizio d'informazione del Consiglio che potrebbe precludere l'applicazione del contratto di lavoro giornalistico;
-  ribadisce la necessità di mantenere la struttura dell'Agenzia giornalistica con l'applicazione del contratto di categoria e la salvaguardia dei posti di lavoro;
-  ritiene che, nell'ottica della generale riorganizzazione della struttura consiliare, sia impensabile agire solo sul personale dell'Agenzia e non riconsiderare tutta una serie di scelte editoriali compiute in questi anni, che hanno portato ad esternalizzazioni di servizi, consulenze e collaborazioni, con il conseguente appesantimento dei costi di gestione dell'Agenzia;
- proclama l'immediato stato di agitazione prevedendo il rispetto rigido dell'orario di lavoro e il blocco delle eventuali missioni esterne;
-  affida altresì al Comitato di redazione un pacchetto di cinque giorni di sciopero da proclamare in qualsiasi momento sia ritenuto opportuno;
- chiede l'immediata apertura di un tavolo di trattative al quale occorre che siano immediatamente convocate le rappresentanze sindacali di base e di categoria dei giornalisti.

 

QUESTA LA LEGGE APPROVATA DAL CONSIGLIO REGIONALE TOSCANO

Consiglio regionale della Toscana
Proposta di Legge n. 32
Prot. n. 13975/2.6 del 25.10.2010

Proposta di legge
Disposizioni transitorie per lo svolgimento delle attività di informazione del Consiglio regionale

SOMMARIO

Preambolo
Art. 1 - Periodo transitorio di esercizio delle attività di informazione
Art. 2 - Dotazione dell'ufficio stampa provvisorio
Art. 3 - Coordinatore dell'ufficio stampa provvisorio
Art. 4 - Continuità dell'attività in corso
Art. 5 - Norma finanziaria
Art. 6 - Entrata in vigore

PREAMBOLO

Il Consiglio regionale
Visto l'articolo 117, terzo comma, della Costituzione;
Visti gli articoli 4, comma 1, lettera b), e 73 dello Statuto regionale;
Vista la legge 8 febbraio 1948, n. 47 (Disposizioni sulla stampa);
Vista la legge 7 giugno 2000, n. 150 (Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni);
Vista la legge regionale 2 agosto 2006, n. 43 (Istituzione di due strutture speciali per le attività di informazione del Consiglio regionale e degli organi di governo);
Vista la legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4 (Autonomia dell'Assemblea legislativa regionale);

Considerato quanto segue:

1. L'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale intende promuovere la riduzione e la razionalizzazione di tutti i costi della struttura organizzativa consiliare, quale autonomo apporto del Consiglio al complessivo processo di ristrutturazione della spesa da parte della Regione Toscana;

2. in tale contesto, occorre procedere anche alla revisione dell'organizzazione delle attività di informazione del Consiglio regionale, attraverso il riordino complessivo del settore e la conseguente modifica della l.r. 43/2006;

3. nelle more della suddetta revisione normativa, da realizzarsi in tempi ravvicinati, risulta pertanto opportuno non procedere alla nomina del nuovo direttore dell'Agenzia per l'informazione, al momento della scadenza contrattuale del direttore in carica, correlata all'avvio della nuova legislatura regionale, al fine di non pregiudicare le possibili diverse scelte organizzative che potranno essere assunte con la riforma;

4. si rende così necessario disciplinare, con norme di eccezione, la fase transitoria, che dovrà essere necessariamente molto breve, prevedendo la sospensione dell'attività dell'Agenzia ed il momentaneo affidamento delle funzioni di informazione ad un ufficio stampa di carattere provvisorio all'interno della struttura del Consiglio;

5. il personale giornalistico assegnato all'Agenzia alla data di entrata in vigore della presente legge viene assegnato all'ufficio stampa provvisorio, nell'invarianza delle prerogative professionali e contrattuali in essere e lo stesso avviene per il personale amministrativo;

6. l'ufficio stampa provvisorio è diretto da un coordinatore ai sensi della l. 150/2000, il quale assume anche la responsabilità della direzione delle pubblicazioni in essere, ai sensi dell'articolo 3 della legge 8 febbraio 1948, n. 47 (Disposizioni sulla stampa);

Approva la seguente legge

Art.1
Periodo transitorio di esercizio delle attività di informazione

1. Dalla data del 1° novembre 2010 e fino alla data di entrata in vigore della legge di riordino delle attività di informazione del Consiglio regionale, è sospesa l'applicazione al Consiglio regionale della legge regionale 2 agosto 2006, n. 43 (Istituzione di due strutture speciali per le attività di informazione del Consiglio regionale e degli organi di governo) ed è parimenti sospesa l'attività dell' Agenzia per le attività di informazione del Consiglio regionale, di seguito denominata Agenzia.
Conseguentemente, non si procede alla nomina del direttore dell'Agenzia dopo la scadenza del contratto del direttore dell'Agenzia in essere all'entrata in vigore della presente legge.
2. Per lo svolgimento delle attività di informazione del Consiglio regionale nel periodo transitorio di cui al comma 1, è istituito, all'interno della struttura del Consiglio regionale, un ufficio stampa provvisorio ai sensi dell'articolo 6 della legge  7 giugno 2000, n. 150 (Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni).

Art. 2
Dotazione dell'ufficio stampa provvisorio

1. Il personale giornalistico e amministrativo assegnato all'Agenzia alla data di entrata in vigore della presente legge è assegnato all'ufficio stampa, per il periodo transitorio di cui all'articolo 1, senza variazioni della situazione contrattuale in atto e del relativo assetto giuridico ed economico. 

Art. 3
Coordinatore dell'ufficio stampa provvisorio

1. L'ufficio di presidenza del Consiglio regionale individua il coordinatore dell'ufficio stampa ai sensi e per gli effetti dell'articolo 9, comma 3, della l. 150/2000, tra i giornalisti dell'Agenzia con qualifica di caposervizio o tra i dirigenti del Consiglio regionale iscritti all'albo dei giornalisti.
2. Nel caso in cui il coordinatore sia scelto tra i giornalisti con qualifica di caposervizio, il segretario generale del Consiglio regionale individua l'articolazione organizzativa responsabile della gestione amministrativa dell'ufficio stampa.
3. La nomina a coordinatore comporta, per il giornalista con qualifica di caposervizio, la corresponsione di una indennità aggiuntiva pari alla differenza tra l'indennità redazionale massima di caposervizio e l'indennità redazionale massima di caporedattore, come stabilite dal contratto di
lavoro. Nessuna indennità aggiuntiva è dovuta nel caso di nomina di un dirigente del Consiglio regionale.
4. La nomina a coordinatore dell'ufficio stampa provvisorio non costituisce titolo per il riconoscimento di mansioni superiori né titolo preferenziale ai fini della individuazione del responsabile della struttura cui sarà affidato lo svolgimento delle attività di informazione del
Consiglio regionale al termine del periodo transitorio di cui alla presente legge.

Art. 4
Continuità dell'attività in corso

1. Il coordinatore dell'ufficio stampa provvisorio assicura, per la durata della carica, la continuità dell'attività e dei rapporti con i soggetti terzi in corso da parte dell'Agenzia e subentra al direttore dell'Agenzia nella responsabilità di direzione delle pubblicazioni curate dalla stessa Agenzia.

Art 5
Norma finanziaria

1. Agli eventuali oneri derivanti nell'anno 2010 dall'applicazione dell'articolo 3, comma 3, si fa fronte con le risorse già stanziate nella UPB 714 (Agenzia per l'informazione del Consiglio regionale – Spese correnti) del bilancio regionale per l'esercizio 2010, che presenta la necessaria disponibilità.
2. Agli eventuali oneri per l'anno successivo si provvede con le risorse stanziate nella corrispondente UPB del bilancio regionale.

Art. 6
Entrata in vigore

1. La presente legge, dichiarata urgente, entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.

 

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