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Cdr 09 Mar 2006

Il Cdr di Repubblica apre una vertenza in Azienda e si impegna a partecipare alle iniziative di lotta della Fnsi sul Contratto

I giornalisti di Repubblica, con l’orgoglio di appartenere a un grande gruppo editoriale, rivendicano un trattamento di pari dignità con le altre testate e sottolineano la funzione irrinunciabile d’informazione attenta e completa verso i lettori.

I giornalisti di Repubblica, con l’orgoglio di appartenere a un grande gruppo editoriale, rivendicano un trattamento di pari dignità con le altre testate e sottolineano la funzione irrinunciabile d’informazione attenta e completa verso i lettori.

Per questo chiedono il pieno rispetto delle norme contrattuali e confermano la loro preoccupazione per il blocco della trattativa sul nuovo Contratto nazionale dovuta all’irresponsabile chiusura degli editori, dichiarandosi pronti a partecipare alle iniziative politiche e di lotta che saranno decise dalla FNSI. Il Comitato di redazione di Repubblica difende e rilancia la professionalità dei giornalisti della testata che la politica aziendale troppo spesso sottovaluta e qualche volta ignora. Il Cdr ha illustrato all’Assemblea dei giornalisti la sua piattaforma con all’ordine cinque punti urgenti e irrinunciabili: opporsi fermamente alla sostituzione del lavoro dei redattori con stuoli di precari, spesso non giustificabili dalle norme del Contratto nazionale; ottenere strumenti di lavoro adeguati; distinguere con rigore la sfera pubblicitaria e promozionale dall’informazione; denunciare il mancato rispetto dell’accordo sull’organizzazione del lavoro domenicale e la moltiplicazione degli straordinari. E infine garantire il controllo sulla dilatazione multimediale del gruppo per ciò che attiene al personale, agli orari di lavoro e alle collaborazioni. L’assemblea dei giornalisti di Repubblica, all’unanimità ha approvato la piattaforma e ha impegnato il Cdr ad " avviare un confronto serrato con la Direzione e con l’Azienda, a vigilare sull’applicazione rigorosa del Contratto nazionale di lavoro e a reagire in ogni sede e ad ogni livello a fronte di eventuali e accertate violazioni contrattuali. A tale scopo e, per attuare tutte le iniziative di lotta che si rendessero necessarie, affida al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero". Il comitato di redazione

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