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Cdr 02 Ott 2008

Il Cdr di La7critica la puntata di ieri sera di “8 e ½”

''La Fieg ha scelto La7 per ribadire il suo attacco al giornalismo e all'informazione e La7 ha scelto Lilly Gruber per motivare il licenziamento di 25 colleghi''. È duro il giudizio del Comitato di redazione de La7 sulla puntata di ieri di 8 e 1/2 della stessa emittente che era ''dedicata alla crisi del settore all'estero e in Italia, dove il contratto nazionale è scaduto da tre anni e mezzo per volontà degli editori che vogliono trasformare i giornalisti in lavoratori precari pagati a cottimo''.

''La Fieg ha scelto La7 per ribadire il suo attacco al giornalismo e all'informazione e La7 ha scelto Lilly Gruber per motivare il licenziamento di 25 colleghi''. È duro il giudizio del Comitato di redazione de La7 sulla puntata di ieri di 8 e 1/2 della stessa emittente che era ''dedicata alla crisi del settore all'estero e in Italia, dove il contratto nazionale è scaduto da tre anni e mezzo per volontà degli editori che vogliono trasformare i giornalisti in lavoratori precari pagati a cottimo''.

''Ospiti in studio - sottolinea il Cdr - il presidente Fieg Carlo Malinconico e Roberto Natale, presidente Fnsi. È gravissimo che nel corso della trasmissione i conduttori Federico Guiglia e Lilly Gruber - in passato esponente di primo piano del sindacato Usigrai e fondatrice del Gruppo di Fiesole - abbiano ignorato del tutto la durissima vertenza di La7 dove la scorsa settimana è stato annunciato il licenziamento collettivo di 25 giornalisti''. ''Come più volte denunciato dal Cdr di La7 - continua la rappresentanza sindacale -, la tv del gruppo Telecom Italia è stata gestita negli ultimi 5 anni senza alcun piano industriale, con la marginalizzazione delle risorse interne, gli appalti ai soliti noti e lucrosi contratti ad esterni tra i quali l'ex volto del Tg1 è solo l'ultima arrivata. Quando ieri a 8 e 1/2 il presidente della Fnsi Roberto Natale ha ricordato sui titoli di coda, la vicenda chiedendo all'editore di revocare i licenziamenti, la stessa Gruber si è affrettata a ribadire che a La7 'si continua ad investire sull'informazione: una delle prove è Ilaria D'Amico e il suo programma exit': altro format di approfondimento giornalistico - conclude il Cdr - acquistato da Magnolia al costo di oltre 200 mila euro a puntata''. (ANSA)

@fnsisocial

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