Il Corriere di Bologna è forse il primo giornale in cui la redazione farà un sito internet senza retribuzione aggiuntiva
"Il Cdr - speiga la rappresentanza sindacale in una nota - ha dovuto accettare, con senso di responsabilità, perché era la condizione irrinunciabile posta dall'Azienda per rinnovare il contratto a termine in scadenza a un redattore in realtà in organico da tempo e con un ruolo importante. Tra pochi mesi anche un altro collega sarebbe stato a rischio. La controparte non ha accolto neanche la proposta di corrispondere un'adeguata indennità non oggi ma tra un anno, sulla base dei risultati del sito in termini di contatti on line, con la quale ci siamo resi disponibili a farci carico del rischio di impresa secondo il principio della massima flessibilità. Ci è stata offerta una una tantum di 150 euro lordi per fare internet a vita e siamo costretti a respingerla. Pensavamo che il lancio della testata on line, sostenuto dai necessari investimenti, fosse un’opportunità di sviluppo. Al contrario ci troviamo di fronte a un progetto minimale, non ancora definito a due mesi dal previsto lancio, e alla sola preoccupazione dell’Azienda di contenere i costi. Il giornale continua a crescere in termini di copie vendute mentre il mercato della carta stampata vive una crisi profonda. Non nascondiamo tuttavia la nostra preoccupazione perché l'Azienda rinuncia a un'adeguata promozione e a iniziative che migliorerebbero il radicamento del Corriere di Bologna e, in particolare, al numero del lunedì legato ai risultati delle squadre cittadine di calcio e di basket: tale numero non uscirà in base a discutibili valutazioni circa lo scarso attaccamento della città al Bologna FC neopromosso in Serie A".