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Fnsi 27 Dic 2002

Il caso Tg5 e gli altri comportamenti antisindacali all'ordine del giorno della Giunta del 9 gennaio

Il caso Tg5 e gli altricomportamenti antisindacaliall'ordine del giornodella Giunta del 9 gennaio

Il caso Tg5 e gli altri
comportamenti antisindacali
all'ordine del giorno
della Giunta del 9 gennaio

Il caso Tg5, che ha portato alle dimissioni del Comitato di redazione, e gli altri comportamenti antisindacali registrati nell'ambito dello sciopero del 20 dicembre saranno esaminati nel corso della Giunta della Fnsi convocata per giovedì 9 gennaio. Su questi temi, la Segreteria Generale della Federazione della Stampa e la Segreteria dell’Associazione Stampa Romana si erano riunite all'indomani dello sciopero con i rispettivi uffici legali per valutare gli elementi che potranno essere alla base di una denuncia per comportamento antisindacale ex art. 28 dello Statuto dei lavoratori nei confronti del gruppo Mediaset. La Fnsi e l’Asr stanno raccogliendo la documentazione relativa allo sciopero dei giornalisti di venerdì 20 dicembre, per quanto riguarda in particolare il Tg5. Gli uffici legali del Sindacato dei Giornalisti intendono accertare le forme del comportamento antisindacale in particolare per quanto riguarda le modifiche dell’organizzazione del lavoro, i cambiamenti delle mansioni e l’utilizzazione impropria oppure non prevista dei giornalisti che non hanno scioperato al Tg5. La Giunta esecutiva della Fnsi incontrerà, nella mattinata di giovedì 9 gennaio, i Comitati di redazione del gruppo Mediaset per valutare la situazione. Nei giorni scorsi, il Segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, aveva inviato una lettera ai colleghi di Mediaset che riportiamo di seguito: Cari colleghi, giudico quanto sta accadendo al Tg5 grave ed estremamente pericoloso per l’unità dell’intera categoria. Pochi giornalisti, su una redazione di quasi 80 colleghi stanno realizzando le edizioni del giornale motivando la loro iniziativa con argomenti speciosi e strumentali. Nei prossimi giorni la Federazione Nazionale della Stampa Italiana verificherà, insieme alle Associazioni Regionali di Stampa, Romana e Lombarda, se vi siano stati interventi dell’azienda Mediaset e del Direttore, Enrico Mentana, per porre in essere iniziative tese a vanificare lo sciopero dei giornalisti del Tg5. Nel caso dovesse trovare conferma la circostanza secondo la quale sono state modificate le mansioni di alcuni giornalisti e l’organizzazione del lavoro redazionale, si configurerebbero gli estremi per un comportamento antisindacale. Quanto alle motivazioni addotte in un comunicato letto durante i Tg, è incomprensibile come si possa definire politico uno sciopero per l’autonomia della previdenza dell’Inpgi, contro l’utilizzo del lavoro nero e precario, per l’applicazione di un contratto le cui regole sono quotidianamente violate in molte aziende, contro l’uso distorto delle nuove tecnologie. Se il Sindacato dei Giornalisti identifica l’autonomia professionale come uno degli elementi centrali della libertà dell’informazione, diventa una vera e propria strumentalizzazione, anche politica, contestare la fondatezza dello sciopero. Con due lettere consecutive, in risposta ad una legittima preoccupazione della redazione del Tg5, ho spiegato le ragioni che hanno impedito alla Fnsi di accogliere la richiesta di sciopero dei giornalisti di Mediaset con un giorno di anticipo rispetto agli altri colleghi. Il fatto che l’Usigrai, insieme ad altri Sindacati, abbia proclamato uno sciopero per la giornata di oggi, non impedisce di sottolineare le motivazioni autonome dello sciopero generale dei giornalisti. In ogni caso, ho sottolineato che la coincidenza tra lo sciopero della Rai e quello generale dei giornalisti è “eccezionale ed irripetibile”, e quindi non ha alcun giustificato motivo la dichiarazione letta durante il Tg5. E’ scandaloso il fatto che mentre tutti i telegiornali dell’emittenza nazionale, sui canali terrestri e satellitari, vadano in onda solo con le finestre informative previste dalla legge e disciplinate dal Sindacato, il Tg5 venga trasmesso integralmente. Nell’esprimervi la solidarietà e l’impegno forte del Sindacato dei giornalisti in difesa della dignità della professione, vi prego di rendere note queste nostre valutazioni. Cordiali saluti. Paolo Serventi Longhi

@fnsisocial

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