Ifj ai forum di Davos e Porto Alegre: "La libertà di stampa è vitale per lo sviluppo del mondo"
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: In occasione della fase iniziale del Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre e del Forum economico di Davos, la Federazione della Stampa e l'associazione Informazioni senza Frontiere hanno sottolineato l'importanza del documento unitario diffuso dalla Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj) nel quale si rileva, fra l'altro, che la libertà di stampa, l'indipendenza dei media e delle testate giornalistiche, il rispetto dei diritti da parte dei governi, sono elementi cruciali per costruire l'ordine mondiale secondo i principi della democrazia, dell'equità e della giustizia sociale". In una dichiarazione inviata al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, e al Social Forum di Porto Alegre, Il Sindacato mondiale dei giornalisti rileva che "la possibilità di discutere sulla base di una vera cognizione dei problemi è la linfa vitale delle democrazie. Senza di essa, i cittadini e le autorità responsabili delle decisioni sono privi della capacità di influire, mancano degli strumenti fondamentali per una partecipazione e una rappresentanza davvero autentiche ed informate", spiega l'IFJ. In seguito al suo recente rapporto sui 70 giornalisti e operatori dei media uccisi in tutto il mondo nel corso del 2002, la Federazione fa appello anche per una mobilitazione internazionale,"allo scopo di porre un freno all'interferenza dei governi sui media".L'IFJ inoltre mette in guardia "dal rischio di impoverimento della qualità dei media, e ribadisce che è necessario agire per costruire reti d'informazione che si guadagnino la fiducia della collettività. Le condizioni sociali degli operatori dei media e dei giornalisti sono illustrate anche nell'ambito di una specifica richiesta per la creazione di regole internazionali, al fine di limitare la concentrazione in mano di pochi della proprietà dei media". "Le organizzazioni dei media devono lavorare ed essere in grado di sostenere i più alti livelli di attendibilità, qualità e rispetto dei diritti umani", continua l'IFJ, che chiede l'impegno mondiale per rafforzare la varietà e il pluralismo dei media, in modo da creare una "diffusione tale da consentire a ciascuno ovunque si trovi, di accedere a fonti d'informazione precise ed obiettive.Se si vuole che la globalizzazione sia un successo, è necessario che domini il più ampio rispetto dei diritti umani, le organizzazioni di media di tutto il mondo devono devono indicare la strada.Le corporazioni internazionali, soprattutto i leaders a livello mondiale del sistema economico che ruota intorno ai media, devono rispettare i diritti umani in tutti gli accordi commerciali, e promuovere la giustizia sociale e il dialogo all'interno delle organizzazioni e nei rapporti tra loro.