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Fnsi 25 Nov 2002

I sindacati Rai chiedono un incontro urgente ai Presidenti del Senato e della Camera

I sindacati Rai chiedono un incontro urgente ai Presidenti del Senato e della Camera

I sindacati Rai chiedono un incontro urgente ai Presidenti del Senato e della Camera

Roma, 25 novembre 2002 Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Snater, Usigrai e Ugl-Rai hanno inviato questa mattina una richiesta di incontro urgente ai Presidenti del Senato e della Camera in merito alla grave situazione che si è determinata in Rai. I sindacati confermano – secondo quanto ha deciso all’unanimità l’assemblea dei dipendenti svoltasi la settimana scorsa in viale Mazzini – di considerare esaurite le funzioni degli attuali vertici e si appellano ai Presidenti perché sia ripristinata al più presto l’indispensabile funzionalità aziendale. Dopo lo stato di agitazione già indetto, i sindacati preannunciano ulteriori e più dure iniziative di protesta se quel che resta del vertice aziendale non prenderà ragionevolmente atto della situazione e continuerà invece a muoversi all’insegna di “cavilli giuridici e astuzie personali”, come ha messo in evidenza il Presidente del Senato. A tal fine i sindacati hanno perciò indetto nuove assemblee dei dipendenti, che si terranno nei prossimi giorni a Napoli (venerdì 29), a Milano (lunedì 2 dicembre) e a Torino (martedì 3). Roma, 21 novembre 2002 Ciò che resta del vertice Rai dimostra, ancora una volta, di non tenere in alcun conto gli interessi dell’azienda e l’opinione di chi ci lavora. L’assemblea convocata ieri da Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Snater e Usigrai con l’adesione dell’Ugl-Rai ha detto in maniera chiarissima di considerare esaurite le funzioni degli attuali vertici. Per tutta risposta, un moncone di CdA sfoggia oggi un efficientismo fuori luogo e fuori tempo massimo. E’ un comportamento irresponsabile, che rischia – se Presidente e Direttore Generale continueranno a non voler capire - di far trasformare lo stato di agitazione proclamato ieri in forme di protesta più dure. L’Usigrai chiede alla politica di assolvere al più presto ai suoi doveri, stralciando dalla discussione sulla riforma dell’emittenza la leggina sui nuovi criteri di nomina. Intanto, però, è essenziale che la Rai venga messa in condizione di uscire subito dallo stallo in cui è precipitata. Chiediamo perciò ai Presidenti di Camera e Senato di nominare in tempi brevissimi un nuovo vertice composto di persone competenti in campo radiotelevisivo, che creda nella funzione centrale del servizio pubblico, che abbia passione per la competizione e per l’autonomia, che voglia restituire alla Rai supremazia negli ascolti e qualità nell’offerta. Per ripartire c’è bisogno di uomini e donne che sappiano immediatamente quali leve muovere.

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