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Cdr 28 Mar 2011

I giornalisti delle edizioni locali del Corriere della Sera in stato di agitazione a tutela della propria dignità

Il coordinamento dei Cdr delle edizioni locali del Corriere della sera, a conclusione delle assemblee svoltesi in tutte le redazioni all’indomani dell’incontro in sede Fieg con la Rcs quotidiani, ribadisce che i 120 giornalisti delle edizioni locali intendono ottenere SUBITO risposte a tutela della loro dignità professionale e non sono quindi più disposti a tollerare il palleggio di responsabilità tra l’azienda Rcs quotidiani e le società editrici delle edizioni locali da Rcs quotidiani controllate, tra esse e il direttore del Corriere della sera e i direttori delle edizioni locali;

Il coordinamento dei Cdr delle edizioni locali del Corriere della sera, a conclusione delle assemblee svoltesi in tutte le redazioni all’indomani dell’incontro in sede Fieg con la Rcs quotidiani, ribadisce che i 120 giornalisti delle edizioni locali intendono ottenere SUBITO risposte a tutela della loro dignità professionale e non sono quindi più disposti a tollerare il palleggio di responsabilità tra l’azienda Rcs quotidiani e le società editrici delle edizioni locali da Rcs quotidiani controllate, tra esse e il direttore del Corriere della sera e i direttori delle edizioni locali;

non sono disposti a tollerare i continui rinvii che così vengono opposti alla definizione, al tavolo della trattativa sindacale, delle necessarie e adeguate tutele della loro dignità professionale, mortificata in particolare dalle norme che regolano i rapporti tra edizioni locali e giornale nazionale e dal divieto di firma sul giornale nazionale per i giornalisti delle edizioni locali; queste norme, che sono state definite “inaccettabili” dallo stesso direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli che ha chiesto formalmente di ridiscuterle, sono però ancora oggi difese dal Comitato di redazione del Corriere della Sera, che contravviene così anche ai minimi obblighi di solidarietà connaturati all’esercizio della attività sindacale;

A tale scopo il Coordinamento dei cdr:

ricorda ai direttori delle edizioni locali che l’art.6 del CNLG, con il suo esplicito richiamo alle norme sull’ordinamento della professione giornalistica, li individua come i garanti delle loro redazioni e di ciascun loro componente e pertanto li sollecita, fin tanto che il contributo delle edizioni locali al giornale nazionale non sarà normato in modo trasparente e rispettoso della professionalità di ognuno a partire dalla “titolarità” a mezzo firma delle notizie raccolte sul campo, a esercitare con estrema cautela il loro ruolo e a disporre, nell’organizzazione del lavoro di ciascuna redazione, perché il rapporto quotidiano con il Corriere della Sera tuteli e promuova il lavoro dei giornalisti delle edizioni locali;

sollecita i colleghi del Corriere della Sera, attesi a breve dal rinnovo del loro organismo sindacale, ad abbandonare ogni chiusura corporativa e ad affrontare insieme ai loro colleghi delle edizioni locali il confronto con l’azienda per il governo della complessa fase di cambiamento che il mondo dell’editoria (e in esso il Corriere della Sera) sta attraversando; in un quadro condiviso, non mancherà, da parte dei giornalisti delle edizioni locali, il leale e solidale sostegno ai colleghi del Corriere della Sera nella tutela delle loro prerogative.

Chiede a Rcs quotidiani e alle aziende editrici delle edizioni locali di rendere noti gli accordi che regolano i rapporti tra le società e le testate di quello che a tutti gli effetti si configura, ai sensi del combinato disposto degli art. 4 e 43 del vigente CNLG, come un gruppo editoriale integrato e a procedere alla presentazione alle controparti sindacali del piano delle sinergie, anche in considerazione di quanto previsto nell’accordo (ancora una volta sottoscritto in assenza delle rappresentanze sindacali delle edizioni locali) tra Rcs, direttore del corriere della Sera e Cdr del corriere della sera in materia di contributi delle home pages delle edizioni locali alla home page di Corriere.it;

invita il direttore del Corriere della Sera a dar seguito senza ulteriori indugi a quanto da lui autorevolmente e inequivocabilmente sostenuto fin dal settembre scorso in merito alla necessaria rivisitazione dei rapporti tra giornale nazionale e edizioni locali; il futuro del più grande e autorevole giornale italiano sta nella sua capacità di integrare al meglio (anche in chiave multimediale) la straordinaria ricchezza del suo radicamento territoriale che le edizioni locali gli hanno assicurato negli ultimi quattordici anni.

A sostegno delle loro rivendicazioni (nelle quali sono compresi anche la ridefinizione ed armonizzazione dei trattamenti integrativi) i giornalisti delle edizioni locali del Corriere della Sera sono pronti fin da ora all’utilizzo di tutte le forme di lotta.

Bari, Bologna, Bolzano, Firenze, Napoli, Padova, Trento, Verona

25 marzo 2011

Il coordinamento dei Comitati di redazione delle edizioni locali del Corriere della Sera

Cari lettori,

i giornalisti delle edizioni locali del Corriere della Sera sono in stato di agitazione per il continuo rinvio del confronto sui rapporti tra le edizioni locali e il Corriere stesso. Denunciamo da tempo, infatti, gravi discriminazioni professionali: le nostre redazioni funzionano in tutto e per tutto come redazioni decentrate del Corriere, ma noi non possiamo firmare sul Corriere della Sera, e sull'home page di Corriere.it non possono essere pubblicati più di tre pezzi locali in contemporanea.

Il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli ha definito “inaccettabile” il divieto di firma che ci colpisce e ha chiesto di rinegoziare le norme sui rapporti tra il Corriere e le edizioni locali, gestite da società miste controllate da RCS Quotidiani. Però il confronto che chiediamo da anni non è ancora possibile. L’azienda controllante rifiuta, di fatto, di affrontare una questione che investe la dignità professionale di 120 giornalisti delle edizioni locali. I nostri stessi colleghi del Comitato di redazione del Corriere della Sera difendono regole corporative.

Abbiamo chiesto ai nostri direttori, “garanti dell’autonomia” delle redazioni secondo il Contratto nazionale, di tutelarci nei rapporti con il Corriere della Sera. Abbiamo chiesto anche di conoscere gli accordi tra Rcs quotidiani e le società editrici locali, tra la direzione del Corriere e le direzioni locali, tra la direzione del Corriere e il Cdr del Corriere: tutti accordi che ci riguardano, firmati però senza di noi, chiediamo di saperne di più su ipotizzate acquisizioni delle società che editano i dorsi da parte della Rcs così come riportato da alcuni organi di stampa.

La segreteria della Federazione nazionale della stampa (il sindacato dei giornalisti) ritiene che la situazione configuri un gruppo editoriale integrato e ha chiesto a RCS di presentare alle controparti sindacali un piano delle sinergie, previsto dall’art. 43 del contratto, anche in considerazione dell’accordo firmato l’11 febbraio scorso al Corriere della sera che introduce il limite dei tre pezzi su Corriere.it (anche stavolta, in nostra assenza).

Siamo certi che il direttore Ferruccio de Bortoli proseguirà nel percorso annunciato.

Ci auguriamo che i colleghi del Corriere della Sera riflettano sull'opportunità di un confronto con noi, in un quadro condiviso e di reciproca solidarietà.

Il futuro del più grande e autorevole giornale italiano dipenderà anche dalla capacità di integrare al meglio (specie in chiave multimediale) la straordinaria ricchezza del radicamento territoriale realizzato in 14 anni dalle edizioni locali.

Siamo costretti a comunicare che, in mancanza di risposte adeguate, saranno necessarie forme più incisive di azione sindacale.

Il Coordinamento dei Comitati di redazione delle edizioni locali del Corriere della Sera (Corriere del Mezzogiorno – Campania e Puglia, Corriere del Veneto e Corriere di Verona, Corriere del Trentino e Corriere dell’Alto Adige, Corriere di Bologna, Corriere Fiorentino)

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