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Fnsi 30 Mar 2003

Guerra in Iraq: i sette giornalisti italiani hanno movimenti limitati in albergo

Guerra in Iraq:i sette giornalistiitaliani hannomovimenti limitatiin albergo

Guerra in Iraq:
i sette giornalisti
italiani hanno
movimenti limitati
in albergo

I sette giornalisti italiani fermati dalla polizia irachena sono a Baghdad e si trovano ancora all'hotel Palestine, in attesa delle decisioni delle autorità irachene. Il gruppo di inviati è formato da: Franco Battistini del Corriere della Sera, Ezio Pasero del Messaggero, Vittorio dell'Uva del Mattino, Toni Fontana dell'Unità, Leonardo Maisano del Sole 24 Ore, Lorenzo Bianchi del Resto del Carlino-Quotidiano Nazionale, Luciano Gulli del Giornale. Sono formalmente liberi ma hanno movimenti limitati. Oltre a non essere più in possesso dei telefoni satellitari, fin dal momento del fermo, i sette giornalisti - per quel che si è potuto sapere indirettamente - non hanno ora a disposizione nè i computer, nè i passaporti, nè le chiavi delle loro auto, quelle con le quali è stato fatto il trasferimento da Bassora alla capitale. In attesa che venga definita la loro situazione (e potrebbe essere questione di alcuni giorni mentre potrebbe sbloccarsi nelle prossime ore quella dei francesi, incappati nella stessa disavventura), sembra sia stato dato uno stop alla possibilità di parlare con l'Italia e, quindi, anche di essere intervistati: proprio per questo sarebbe saltato il previsto collegamento con Domenica in. Tuttavia i sette giornalisti italiani - sottoposti ad un controllo discreto - sono liberi di parlare e di andare a pranzo con i colleghi che alloggiano nello stesso albergo, i quali fanno da 'ponte' per fare avere notizie ai giornali e alle famiglie. (ANSA).

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