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Fnsi 06 Apr 2003

Guerra in Iraq, Bucciero: "Gruber e Botteri 'veline' di Saddam" Natale (Usigrai): "Dichiarazioni squallide" Alleanza Nazionale sconfessa il senatore e chiede scusa

Guerra in Iraq,Bucciero: "Grubere Botteri 'veline'di Saddam"Natale (Usigrai):"Dichiarazioni squallide"Alleanza Nazionalesconfessa il senatoree chiede scusa

Guerra in Iraq,
Bucciero: "Gruber
e Botteri 'veline'
di Saddam"
Natale (Usigrai):
"Dichiarazioni squallide"
Alleanza Nazionale
sconfessa il senatore
e chiede scusa

Perchè il regime di Baghdad non ha espulso le inviate Rai Lilli Gruber e Giovanna Botteri? Elementare Watson: le loro corrispondenze sono «veline» gradite a Saddam Hussein. L'incredibile affondo contro le due telegiornaliste da giorni e giorni a Baghdad per documentare la guerra viene da un senatore di Alleanza nazionale, Ettore Bucciero. C'è da chiedersi come mai la Botteri e la Gruber si siano salvate dall'epurazione subita dai giornalisti di Fox, della Cnn e persino di Al Jazeera, s'interroga Bucciero, ponendo il quesito al presidente della Vigilanza, Petruccioli. La domanda però è retorica. Il senatore ha infatti pronta la sua risposta: «Delle due l'una: o hanno corrotto il ministro dell'Informazione (e c'è da chiedersi con quali mezzi o fonti) oppure fanno un'informazione gradita al regime del pluriassassino, mostrando esclusivamente i danni causati da qualche bomba poco intelligente o sbadata». Affermazioni gravissime che non possono che suscitare un coro di dissensi. Il primo a ribattere è il diessino Falomi, capogruppo della Quercia in Vigilanza. «Bucciero anzichè occuparsi del lavoro difficile e pericoloso che Lilli Gruber e Giovanna Botteri svolgono da Baghdad farebbe bene ad indagare sulla sua cultura politica dalla quale trasudano volgarità maschiliste e pulsioni censorie che le acque di Fiuggi non sono riuscite a cancellare». Renzo Lusetti della Margherita ricorda il lavoro difficile e pericoloso per la propria incolumità delle telegiornaliste e si rivolge ad An. «Ci piacerebbe sapere cosa ne pensano i vertici di An del linguaggio vergogoso usato da Bocciero». Lusetti gradirebbe l'intervento di Fini. Deve accontentarsi di quello di Alessio Butti, responsabile del partito per l'informazione. «L'informazione che arriva dai giornalisti italiani in Iraq è soddisfacente sotto ogni punto di vista e lo è ancora di più quella resa dai giornalisti della Rai», assicura Butti. Seguito a ruota dal ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri: «Le inviate in Iraq hanno surclassato la concorrenza», ricorda. Totale solidarietà anche da Marco Follini, leader dell'Udc. «Il loro lavoro è motivo di orgoglio e soddisfazione». L'affondo di Bucciero arriva anche nella cittadella di Saxa Rubra. «Le colleghe Gruber e Botteri stanno dimostrando quotidianamente capacità e coraggio», dichiara Clemente Mimun direttore del Tg1. Meno diplomatici i cdr di Tg1 e Tg3. «Respingiamo le gravi insinuazioni del senatore, siamo orgogliosi del loro lavoro coraggioso e della loro onestà intellettuale», stigmatizza il Tg1. «Stupisce un attacco così volgare da parte di un rappresentante del Parlamento», aggiunge il cdr del Tg3. «Non sono tollerabili insinuazioni sessuali su professioniste dell'informazione che stanno mettendo a serio rischio la propria vita per adempiere ai doveri della professione». «Non è accettabile che un parlamentare possa fare dichiarazioni squallide come quelle del senatore Bucciero». Lo sostiene il segretario Usigrai Roberto Natale. «Il lavoro che stanno facendo in una situazione di grande rischio Lilli Gruber e Giovanna Botteri (insieme a tanti altri giornalisti) - continua Natale - è sotto gli occhi di tutti e sta raccogliendo diffusi apprezzamenti. Per il senatore Bucciero è invece l'occasione per farsi un po' di pubblicità, insultando le due colleghe e attraverso loro tutte le donne impegnate nell'informazione. Voglio sperare che qualcuno, nel partito del quale Bucciero fa parte, senta il dovere di prendere pubblicamente le distanze da un intervento così sguaiato». Retromarcia ufficiale di Alleanza nazionale sulle inviate di guerra della Rai, accusate da un senatore di An di essere veline gradite al regime di Saddam Hussein e di aver conquistato non si capisce con quali mezzi i favori e la benevolenza del ministero dell'informazione. Dopo il responsabile per l'informazione, Alessio Butti, e il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, è stato il portavoce del partito di Fini a invocare il perdono di Lilli Gruber e Giovanna Botteri. Alleanza nazionale «porge le proprie scuse agli inviati Rai sul fronte iracheno, in particolare alle giornaliste Rai Gruber e Botteri che si stanno distinguendo per impegno e capacità professionali», dichiara Mario Landolfi, portavoce di via della Scrofa ed ex presidente della Commissione di vigilanza. Quanto alle pesanti affermazioni di Bucciero, assurto a improvvisa notorietà proprio per aver «denunciato» le connivenze delle due inviate, Landolfi a nome del partito prende nettamente le distanze e «censura l'assurda dichiarazione del senatore Bucciero». Solidarietà a Gruber e Botteri esprimono anche le donne delle destra. «Quella del senatore Bucciero è un intervento a titolo personale, del quale si assume la reponsabilità», dichiara Maria Ida Germomtani, responsabile delle politiche femminili di An.

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